Anche nel 2010 il Tour de Ski avrà un finale frizzante. Il mondo dello sci…
Uno spettacolo che tanto ha entusiasmato il pubblico (oltre 15 mila le persone accorse sulla “final climb” nel gennaio 2008) e che è stato seguito in tv da 103 milioni di telespettatori in tutto il mondo
Ciclismo e sci di fondo, Tour de France e Tour de Ski. Due rassegne a tappe a confronto, la seconda ideata due anni fa da Jürg Capol (direttore FIS della Coppa del Mondo di sci di fondo) nel tentativo di portare nel panorama degli sci stretti le emozioni tipiche di una gara a tappe del ciclismo.
Il Tour de Ski partirà il 27 dicembre prossimo da Oberhof (Germania), per poi trasferirsi in Repubblica Ceca (a Nove Mesto e a Praga) e concludersi in Val di Fiemme dove, il 3 e 4 gennaio 2009, andranno in scena le due tappe conclusive. Due gare che, per il terzo anno consecutivo, decreteranno il vincitore del Tour, con una prova distance in classico (20 km maschile e 10 km femminile) a precedere l’ormai mitica “final climb” sull’Alpe Cermis, ancora una volta nelle vesti di giudice supremo.
Due ruote e sci stretti a confronto, dunque. Un interessante parallelismo, portato direttamente all’interno del movimento sportivo grazie ad un confronto tra l’ex professionista delle due ruote ed ora commentatore tecnico della Rai Davide Cassani, e l’allenatore della squadra A maschile azzurra di sci di fondo Marco Selle.
“Per noi è una novità – racconta il tecnico azzurro Selle -, ci sono sette gare in nove giorni e dei bei trasferimenti nel mezzo. Fondamentale, a questo punto, sarà ottimizzare i tempi di recupero. Chi riuscirà a sfruttarli al meglio avrà più chances di vittoria”. “Parliamo di due rassegne a tappe – aggiunge Cassani – ma mentre nel ciclismo gli atleti di alta classifica hanno l’opportunità di tirare il fiato e recuperare pedalando nella pancia del gruppo, nello sci di fondo lo sforzo è continuo e bisogna spingere sempre. Sarebbe come chiedere ad un ciclista di affrontare sette tappe pirenaiche in nove giorni”. Senza dimenticare che, nello sci di fondo, non si possono sfruttare i vantaggi della “scia”. “Nel ciclismo – commenta a proposito Selle – stando a ruota si riduce lo sforzo circa del 20%, mentre nello sci di fondo parliamo di percentuali attorno al 2-3%. Stare “a ruota”, dunque, serve a ben poco, solamente ad avere qualche stimolo in più”.
Tra pochi giorni si vedrà, vista l’ormai imminente partenza del Tour de Ski, che si concluderà anche questa stagione (domenica 4 gennaio) con la spettacolare “final climb” dell’Alpe del Cermis. Una salita di 3,650 km, con pendenza media del 12% e massima del 28%, per un tracciato ricavato dalla pista da sci alpino Olimpia III. “Il problema principale è il tipo di sforzo – spiega il tecnico azzurro -. I fondisti sono abituati a salite della lunghezza massima di 2-3 minuti. In questo caso, invece, parliamo di un’ascesa di 15-17 minuti, da affrontare tutta d’un fiato e senza alcuna possibilità di recupero. Questa è la difficoltà principale”.
Difficoltà in grado di rovesciare la classifica come un calzino. Uno spettacolo che tanto ha entusiasmato il pubblico (oltre 15 mila le persone accorse sulla “final climb” nel gennaio 2008) e che è stato seguito in tv da 103 milioni di telespettatori in tutto il mondo. L’appuntamento è per sabato 3 e domenica 4 gennaio prossimi, con le due tappe conclusive del Tour de Ski confermate nella vallata trentina fino al 2013, anno in cui sempre in Val di Fiemme ci saranno i Mondiali di sci nordico (i terzi della storia fiemmese dopo quelli del 1991 e del 2003).
Anche per gli spettatori il 4 gennaio prossimo ci sarà un Tour. Un evento di contorno che prenderà il nome di Tour del Gusto, una speciale “rassegna a tappe” tra i sapori della Val di Fiemme e del Trentino. Singolare quanto gustosa la proposta del comitato organizzatore, che disporrà lungo la salita 6 casette, gestite ognuna da un’associazione di sei diversi paesi della Val di Fiemme, a sottolineare l’immancabile collaborazione e partecipazione delle realtà territoriali fiemmesi, sempre più legate a questo evento.
Sei stand, quindi, ognuno dei quali proporrà la degustazione di prodotti tipici, rigorosamente “made in Trentino”, ed ognuno con un tema diverso, nonché con un apposito gruppo di animazione a proporre musica, balli ed altro ancora. Ci sarà, dunque, la “posta” del cacciatore, con i cibi tipici e l’ambientazione della vita del cacciatore e la musica adatta all’esperienza dello stesso. Stesso discorso varrà per la “posta” del boscaiolo, per quella del pastore e così via.
La classica festa nella festa. Per partecipare al quale basterà versare la modica cifra di 10 Euro, che darà diritto al “pacchetto Tour del gusto”, comprensivo di 4 buoni del valore di 3 Euro ciascuno. Un primo, per chi non volesse risalire la “final climb” a piedi, potrebbe essere spendibile per la risalita in funivia, un secondo per acquistare la speciale tozzola in metallo (la “codoma”), adottata in nome di quello che vuole essere un evento quanto più possibile ecologico (niente bicchieri di plastica dunque). A quel punto, non resterà che degustare, con i due restanti buoni che varranno altrettante soste negli stand allestiti lungo la pista da sci. Chi preferisse salire a piedi, invece, potrà concedersi una degustazione in più, con la possibilità di comprare comunque altri buoni e proseguire il proprio Tour alla scoperta dei sapori del Trentino, ricordando che ci sarà pure la possibilità di acquistare prodotti e bevande in ogni singola postazione.
Da non dimenticare, poi, la speciale offerta “pacchetto famiglia”, in vendita sempre al costo di 10 Euro e che prevede salita e discesa in funivia per i genitori, ingresso gratuito per i ragazzi fino ai 12 anni, nonché Nutella Party ed animazione nella zona d’arrivo, dove sarà allestito il Punto Famiglie.
I pacchetti sono acquistabili alle casse delle Funivie Cermis, sia a Cavalese che nella stazione di fondovalle, mentre ulteriori buoni consumazione si potranno acquistare direttamente nelle singole “poste”.
Info: www.fiemme2013.com
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