Il gruppo Predazzo di Ospitalità tridentina organizza oggi una celebrazione decanale, a partire dalle 20. Si tratta di una veglia…
La Nefrologia di Trento parteciperà all’iniziativa con “Camper/Gazebo” in piazza Duomo dalle ore 9 alle 14 (esame urine, controllo valori pressori). Ci saranno inoltre due uscite sulle tv locali, articoli sui due quotidiani locali e sul bollettino aziendale.
Si celebrerà il prossimo giovedì 12 marzo in tutta Italia la Giornata Mondiale del Rene. Per l’occasione i cittadini che si presenteranno nelle aziende sanitarie nei gazebo predisposti, saranno ricevuti gratuitamente da medici nefrologi per un preliminare esame gratuito destinato al monitoraggio dell’efficienza renale. Saranno distribuiti anche oltre 62 mila opuscoli e allestiti mini-ambulatori per la misurazione della pressione arteriosa e l’analisi delle urine.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) e dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN), si concentrerà sulla pressione arteriosa, parametro importante per valutare la portata del flusso sanguigno verso i reni. In Italia un paziente su dieci ha un disturbo legato alla salute del rene.
“I reni svolgono la funzione importante di filtrare il sangue e purificarlo, ma la pressione troppo elevata ne danneggia i vasi e quindi finisce per ridurre la quantità del sangue che entra nell’organo e che quindi viene filtrata”, spiega Antonio Dal Canton, Presidente della Società Italiana di Nefrologia. “D’altro canto il malfunzionamento dei reni, spesso asintomatico, porta conseguenze gravi quali l’ipertensione, patologie cardiovascolari come ictus, infarti e scompensi cardiaci e, nei casi di insufficienza renale cronica, alla necessità di sottoporsi alla dialisi per tutta la vita”.
Ecco che una migliore e più capillare interrelazione tra medici di medicina generale e nefrologi può costituire un vantaggio sia per i pazienti sia per il sistema sanitario nazionale e soprattutto regionale.
“Fortunatamente”, sottolinea Vittorio Andreucci, presidente della Fondazione Italiana Rene (FIR), “i trapianti renali hanno avuto un notevole incremento negli ultimi anni, ma le donazioni di organi non sono mai sufficienti. Inoltre, molti pazienti non sono in grado di ricevere un trapianto, o per le complicanze della malattia o perché troppo anziani. La prevenzione quindi è indispensabile”.
Secondo i dati del Sistema Informativo Trapianti italiano, sono oltre 7100 i pazienti iscritti alla lista d’attesa per il trapianto di rene, di gran lunga il più eseguito in Italia, con tempi di attesa di circa 3 anni. Nel periodo 1992- 2008, si è passati dai 611 trapianti di rene del 1992 ai 1526 del 2008 a livello nazionale.
SC Nefrologia e Dialisi
Ospedale di Trento
Dott.Giuliano Brunori
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