Stava – Poco prima di mezzogiorno del 19 luglio 1985 crollano le discariche della miniera…
100 ANNI FA (19 GENNAIO 1917) LA TRAGEDIA di “LE VENZÀN” PRESSO PANCHIÀ
Nel pomeriggio di ieri alle 16.30 si è tenuta una breve cerimonia di commemorazione davanti al monumento sulla Strada Statale 48 delle Dolomiti, su iniziativa del prof. Walter Zeni, del Comune di Panchià e del Circolo Culturale Ricreativo di Panchià.
Esattamente 100 anni fa, in una Val di Fiemme già messa a dura prova dalla guerra (vista anche la vicinanza al fronte), accadde una immane tragedia: il 19 gennaio 1917, appunto, attorno alle 16.30 dalle pendici meridionali del Monte Cornón, sopra la località Le Venzàn presso Panchià, si staccò un’enorme frana di terra e neve che travolse e uccise 55 prigionieri di guerra (russi e di altre zone dell’Est Europa).
Gli uomini stavano lavorando in una cava di ghiaia, destinata alla sistemazione della strada, usurata dal continuo passaggio di mezzi militari (in attesa dell’entrata in funzione dell’ultimo tratto della ferrovia Ora-Predazzo, all’epoca in costruzione; fonte: AA.VV., Panchià, ricerche documenti e curiosità dalle epoche preistoriche ai tempi moderni, ed. a cura del Circolo Culturale Ricreativo di Panchià, 1996, 2013).
Accorsero soccorritori da Panchià, ovviamente, e anche da Tesero. Le salme delle vittime furono sepolte in un’area vicina al cimitero parrocchiale di Panchià, in quello che venne poi chiamato “cimitero dei Russi”.
A ricordo di quanto accaduto, in epoca posteriore è stato eretto un monumento (a lato della strada 48 delle Dolomiti, in una posizione tale per cui, passando in auto, lo si nota appena ed è facile scambiarlo per un semplice muro di contenimento). L’epigrafe così recita:
“ALLA MEMORIA dei 55 LAVORATORI TRAVOLTI nel FRANAMENTO avvenuto il GIORNO 19-1-1917 alle Ore 16.30″
Sulla strada forestale tagliafuoco, alcune decine di metri più in alto, vi è inoltre un pannello che illustra brevemente la triste vicenda ai passanti.
Per saperne di più potete rivolgervi a Paolo e Marco Defrancesco di Panchià.
[foto d'epoca: Bildarchiv Austria]
Questo articolo è già stato letto 51538 volte!