L'idea di aiutare i contadini di Amatrice è nata in seguito all'esperienza di Matteo Morandini…
di Paolo Scarian
Da tempo la passione per la Natura mi ha portato a occuparmi di lupi, questo da quando ( 3 anni fa ) hanno iniziato a insediarsi nelle nostre Valli.
In questi giorni stiamo assistendo a nuovi attacchi e predazioni da parte del lupo verso gli animali al pascolo, custoditi e non.
Questo ” grande carnivoro”, quando preda lo fa in modo cruento, qualora il branco fosse di diversi individui riesce ad abbattere animali di media taglia come cervi camosci e animali al pascolo come vitelli, asini , o manze sui 12/ 14 mesi.
Quando invece i lupi sono in coppia ( vedi recente predazione ), o solitari , questo non accade e succede che non riescano ad uccidere nell’ immediato la preda, ed è così che poi assistiamo a scene raccapriccianti con animali ancora in vita che soffrono privi di parti del loro corpo.
Le immagini che poi vediamo ci dicono solo di che cosa è capace questo predatore, scuotono le nostre coscienze, ma non ci danno indicazioni su come evitare che tutto questo sia ,se non evitabile , perlomeno ” contenibile.”
In collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento , e con finanziamenti in emergenza , si sono attuate delle manovre di prevenzione, recinti mobili con reti e impianti elettrici ad alto amperaggio. recinti fissi con fili multipli ad alto amperaggio, nonché per chi ne ha fatto richiesta sono stati consegnati dei cani da guardiana i quali svolgono molto bene il loro lavoro, questo per aiutare gli allevatori ad arginare il problema predazione, attenzione si sta parlando sempre di arginare poiché ESCLUDERE le predazioni è e sarà molto difficile.
La prevenzione funziona, e su questo bisogna insistere, su 14.000 animali da allevamento presenti in Fiemme e Fassa ( dati degli stessi allevatori ) nel 2017 le predazioni da lupi in queste valli, sono state di 20 capi in totale ( dato ufficiale rapporto Grandi Carnivori 2017).
Ora speriamo che le misure di prevenzione abbassino questo dato, di certi però sappiamo bene che i lupi aumenteranno di numero e altre forme di contrasto sono già in atto in ambito legislativo, fino allora il peso ricadrà comunque sui allevatori che dovranno, sul campo, mettere in atto strategie diverse coadiuvati dal supporto degli organi competenti in materia, che nel possibile stanno monitorando giornalmente la situazione, con la messa in campo di mezzi di ricerca (fototrapoole, e ricerche biologiche della presenza in loco).
( Capre allo stato libero in zona Val di Grepa senza protezione e sorveglianza Foto di Alessandro Ghezzer)
Segnalare la presenza del lupo _ (se si è. sicuri che lo sia ) è sempre opportuno, e partendo dal fatto che non crea pericolo per le persone poiché il lupo ci considera un ” predatore “, non preda, ognuno di noi può contribuire a rendere più controllato il territorio nel quale ci muoviamo.
Paolo Scarian
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