Il Centro missionario con la diocesi e la provincia di Trento, nell’iniziativa “Sulle rotte del…
Non è lui a cinguettare, ma ogni tweet ha la sua approvazione. Il Papa teologo invita al silenzio in tempi di Quaresima ma dopo aver acceso con un tablet l’albero di Natale di Gubbio entra nella galassia Twitter, perché è questa la nuova frontiera della comunicazione e perché anche in messaggi di 140 caratteri si può gettare il grano di senapa che porterà frutti.
@Pope2YouVatican è on line da poco e i seguaci, anzi follower, crescono al ritmo di cinquecento all’ora: nella rete del microblogging i tweet di Benedetto XVI ribadiscono l’universalità della Chiesa con testi in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo.
Nell’anno della fede, il 2012, il Papa combatte l’analfabetismo religioso sempre più diffuso anche fra i cattolici scommendo sul passaparola degli smartphone, i re-tweet, che si affiancano alle ‘app’ per iPhone e Facebook, al canale su YouTube e all’enorme offerta di testi, video e documenti del portale web del Vaticano.
Per un pontefice di 85 anni che molti vedevano irrimediabilmente ancorato agli amati studi di teologia, non male. Dopo l’Angelus su Twitter, non è fantascienza immaginare il Papa che risponde alle domande dei fedeli su YouTube…
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