Prevenzione al suicidio, da oggi attivo il numero 800- 061650

Da il 6 dicembre 2008

prev Prevenzione al suicidio, da oggi attivo il numero 800  061650 Presentata oggi la campagna di prevenzione al suicidio ”Invito alla vita, come aiutare chi le volta le spalle” con il numero verde 800061650 al quale rispondono  alle ore 7.00, 24 ore su 24,  30 volontari, una campagna che si è posta l’obiettivo di sensibilizzare e di coinvolgere la popolazione trentina sull’importanza della salute e sul riconoscimento del malessere che talvolta porta al suicidio. 
“Un approccio di sistema che coinvolge più attori” interviene Franco Debiasi direttore generale facente funzioni dell’Apss di fronte ad una sala gremita di operatori sanitari” una sfida per l’intera società di fronte ad  una grave emergenza legata ad una delle più importante cause di morte”.
Per Paola Maccani, direttore del distretto di Trento e Valle dei laghi” presentiamo oggi un progetto molto partecipato, che da tempo coinvolge numerosi operatori in un lavoro di rete impegnativo e che siamo fiduciosi, darà sicuramente delle risposte concrete”.
“I dati che possiamo dare oggi per il Trentino” afferma Barbara D’Avanzo dell’istituto ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano sono simili a quelli europei e possiamo affermare che il fenomeno è in diminuzione. Questi progetti e questi studi, anche sui tentativi di suicidio, sono fondamentali per poter fare interventi equilibrati”.
Ed è Silvano Piffer, responsabile dell’osservatorio epidemiologico dell’Apss a fornire i dati sul fenomeno trentino, vedi allegato, il quale conclude con alcune importanti precisazioni: “il fenomeno del suicidio in Trentino presenta un trend in apparente riduzione, coerente con il dato nazionale; i maschi presentano un andamento in riduzione e le femmine in aumento; il peso sulle esperienze di mortalità complessive è rilevante nelle classi di età 15-24 e 25-34; lo stato civile e il titolo di studio modificano il rischio, esiste una distribuzione disomogenea degli eventi in provincia pur tenendo conto dell’esiguità complessiva della casistica; il linkage con i dati sanitari può aiutare a capire la storia clinica dei casi, l’evoluzione dell’interfaccia con i servizi”.
Coinvolto anche il mondo religioso e il mondo della scuola, che interviene presentando una grande sensibilità a queste tematiche, così come conferma Renzo De Stefano: ” i sacerdoti, gli insegnanti, i medici di medicina generale e i servizi sociali hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto e siamo fiduciosi sui risultati che riusciremo ad ottenere insieme”.
“Questo progetto”interviene Ugo Rossi assessore alla salute e alle politiche sociali ringraziando per questo importante lavoro” è un esempio di cosa significa realmente integrazione fra politiche  sociali e mondo sanitario, un modo di operare vincente a  vantaggio della comunità intera”.
Fondamentale come sempre il ruolo dei media ed è Fabrizio Franchi presidente dell’ordine dei giornalisti a ribadire” la delicatezza dell’argomento che va affrontato, pur nell’esigenza del dare la notizia, con essenzialità senza lasciarsi trasportare in dettagli che possano stimolare all’emulazione”

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