Unione allevatori di Fiemme e Fassa, pronti 5 milioni per investimenti.

Da il 13 marzo 2009

normal mucca Unione allevatori di Fiemme e Fassa, pronti 5 milioni per investimenti. PREDAZZO – Una quarantina di soci di Fiemme e Fassa hanno partecipato ieri mattina all’assemblea annuale ( nella foto ) dell’Unione Allevatori delle due valli, convocata e coordinata dal presidente Ferruccio Chenetti.

Molti come sempre i problemi sul tappeto, in una zootecnica che, a livello generale, sta soffrendo anche in Trentino e che comunque, in chiave locale, può considerarsi in condizioni abbastanza soddisfacenti. Qualche dato: in Fassa, le aziende bovine sono 50 (800 capi), con 30 aziende di ovicaprini stanziali (150 capi), mentre Fiemme presenta 111 aziende bovine (2.700 capi) e 102 di ovicaprini stanziali (1.200 capi). Buone notizie, sotto il profilo economico/finanziario, ha portato Gianfranco Varesco, funzionario dell’Ispettorato di Fiemme e Fassa dell’Assessorato Provinciale all’Agricoltura. Innanzitutto la liquidazione di 155 domande relative all’indennità compensativa del 2008, pari a 496.000 euro, con un aumento medio del 40% rispetto alla vecchia programmazione. Entro il mese di marzo, inoltre, dovrebbero anche essere liquidati i premi di sfalcio e di alpeggio, mentre sono in fase di approvazione, da parte della giunta provinciale, le delibere riguardanti le domande del 2009. Agli allevatori, la richiesta di fare attenzione al rispetto delle regole, riguardanti il benessere animale, la buona pratica agricola ed il rispetto dei parametri previsti dalla normativa nella gestione dell’attività. Per quanto riguarda gli investimenti produttivi sulle strutture agricole, da Fiemme e Fassa sono state presentate 38 domande, per una spesa complessiva di 4.950.000 euro. In dicembre, la Giunta Provinciale ha approvato la relativa graduatoria, con l’accoglimento di 26 domande. In merito poi alla manovra anticrisi, approvata sempre dalla Provincia nei mesi scorsi, i settori produttivi hanno una disponibilità di 850 milioni di euro, al fine di incentivare gli investimenti e ridurre l’impatto di una crisi i cui effetti ormai si vedono purtroppo anche da noi. La situazione è difficile, ha confermato Varesco, ma ci sono i fondi per finanziare tutte le domande del 2008 e si possono quindi iniziare le istruttorie tecniche. Quattro infine le domande relative ad investimenti nel settore agrituristico, per complessivi 2.850.000 euro. Tre di esse sono già istruite, la quarta verrà recuperata sui fondi del 2009. La raccomandazione finale, in linea con gli orientamenti della Provincia, è stata quella di utilizzare gli investimenti per scelte di qualità e per tipicizzare la produzione, creando un legame sempre più stretto con il territorio. Subito dopo, Chenetti ha illustrato alcune tematiche di carattere sanitario, sottolineando comunque come la situazione generale in Fiemme e Fassa sia tutto sommato buona, pur con l’invito a prestare la massima attenzione per evitare sorprese. Il presidente ha quindi analizzato i problemi riguardanti il trasporto animali, l’alpeggio, l’ambiente, la vigilanza, il rispetto delle normative, la qualità dei prodotti, invitando la Federazione a prevedere degli attestati di frequenza (sempre più richiesti dagli organi di controllo) al termine dei corsi annualmente programmati. Sulla macellazione delle carni si è soffermato il veterinario Andrea Toniolatti, mentre infine Silvano Vallorz, direttore della Federazione, ha fatto un’ampia panoramica sulle attività provinciale e sui diversi servizi e progetti (tra essi «Stalle e stelle», destinato a valorizzare il comportamento virtuoso degli allevatori), e Mario Tonina ha analizzato gli aspetti più propriamente commerciali. L’incontro è stato chiuso dal presidente provinciale Silvano Rauzi. Il 18 e 19 aprile, a Trento, è ora in calendario la tradizionale «Festa di primavera». La rassegna d’autunno di Fiemme e Fassa ritornerà invece a Cavalese, dopo l’edizione 2008 di Predazzo, in alternanza tra le due località.

MARIO FELICETTI L’Adige

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