Predazzo si appresta ad ospitare un importante momento assembleare dedicato al mondo della montagna e…
“ Identità e ruolo del Club Alpino Italiano in una società in trasformazione” è stato il tema del 98° Congresso Nazionale del Club Alpino Italiano, che si è tenuto nelle giornate di Sabato 18 e Domenica 19 ottobre 2008 presso la Scuola Militare Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN).
“Da questo congresso è emersa una visione di grande respiro, aperta al nuovo ruolo sociale del Club Alpino Italiano. Un ruolo che va oltre gli aspetti ludico ricreativi e che si definisce sempre più come cerniera culturale tra i mondi e le culture della montagna e della città. Sono molto soddisfatto, la qualità e la partecipazione al 98° Congresso sono andate oltre le più ottimistiche previsioni.” Con queste parole Annibale Salsa, Presidente Generale del Club Alpino Italiano sintetizza quanto emerso dai lavori del 98° Congresso Nazionale del CAI. “Un ringraziamento particolare – prosegue Salsa – va al Comando Generale della Guardia di Finanza, al Comando della Scuola Militare Alpina di Predazzo, nella persona del Colonnello Secondo Alciati per l’ottima ospitalità che ci ha riservato e per la sensibilità dimostrata ai temi della montagna. Un ringraziamento personale a Vinicio Vatteroni, organizzatore del congresso; alla SAT, al suo Presidente Franco Giacomoni e alla Sezione di Predazzo per il fondamentale supporto organizzativo.”
Il congresso ha visto la partecipazione di circa 400 Soci che hanno animato seminari e tavole rotonde dove si sono affrontati i temi più importanti legati al ruolo e all’identità del CAI nella società odierna. I lavori si sono aperti la mattina di sabato con i saluti dei padroni di casa: il Sindaco di Predazzo Silvano Longo, il Comandante della Scuola Militare Alpina, Colonnello Secondo Alciati, l’Assessore all’Urbanistica e Ambiente della Provincia di Trento, Mauro Gilmozzi e del Presidente della Società degli Alpinisti Tridentini, Franco Giacomoni. L’On. Erminio Quartiani, Presidente del Gruppo Parlamentare Amici della Montagna, con il Vice Presidente vicario Giacomo Santini e il Vice presidente Laura Froner hanno rivolto il loro personale saluto e augurio di buon lavoro ai congressisti. Tra i presenti l’On. Luigi Olivieri, commissario straordinario dell’Ente Italiano della Montagna; Enrico Borghi, Presidente dell’UNCEM; il Generale di Brigata della Guardia di Finanza Giorgio Bartoletti; il Generale di Brigata della Guardia di Finanza Peduto Luigi e il Generale Carlo Valentino già Comandante della scuola Militare Alpina di Predazzo. Il Presidente Generale Salsa ha dato lettura degli indirizzi di saluto del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, del Sottosegretario della Presidenza del Consiglio con delega al Turismo On. Michela Brambilla, del Ministero Affari Regionali con Delega alla Montagna On. Raffaele Fitto.
I lavori congressuali sono entrati nel vivo con le relazioni di Alessandro Pastore, storico, docente dell’Università di Verona, Walter Gerbino, docente dell’Università di Trieste, Luigi Gaido, esperto di economia alpina e di turismo montano. Nella tavola rotonda i tre relatori, coordinati dal giornalista Franco de Battaglia, hanno analizzato ruolo e identità del CAI nel passato, nel presente e nel futuro, offrendo stimoli e punti di riferimento per i seminari che si sono tenuti nel pomeriggio di sabato. Gli appuntamenti monotematici hanno avuto per argomento le filosofie dell’alpinismo, le politiche dell’ambiente e dei territori montani, la natura e struttura del CAI, le nuove prospettive legate a cultura, comunicazione e formazione, l’associazione di fronte ai mondi giovanili e il ruolo di Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Filo rosso che ha guidato gli interventi è stato il tema generale del congresso; in particolare il tema del confronto e della collaborazione con altre realtà associative, pur conservando ciascuno la propria specificità, è stato sottolineato dalla presenza dei rappresentanti della Federazione Italiana Scoutismo, un percorso che vede una comunione d’intenti per la formazione delle giovani generazioni. Un congresso quindi che rappresenta una svolta: CAI sentinella della montagna – per riprendere un invito di Paolo Rumiz in una lettera inviata al Club Alpino Italiano – e CAI aperto e portatore di identità molteplici che condividono una unità d’intenti.
Club Alpino Italiano
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