Marcialonga«Cycling»:Dodici nazioni sui pedali nelle Valli di Fiemme e Fassa

Da il 29 maggio 2009

Marcialonga 08 start wb0 Marcialonga«Cycling»:Dodici nazioni sui pedali nelle Valli di Fiemme e FassaFiemme e Fassa  , domenica due percorsi da 80 e 135 km 
  
FIEMME/FASSA – Non sarà l’impegno di fine gennaio, ma quello di domenica 31 maggio per la Marcialonga sarà comunque un weekend di fuoco. È tempo della terza edizione della «Cycling», una gara che disputandosi su strada e coinvolgendo tre province e tre regioni, mette sotto stress tutto l’apparato organizzativo di Alfredo Weiss, col direttore generale Gloria Trettel che in questi ultimi giorni deve verificare tutto il puzzle dei volontari, come al solito ossatura della gara. Ieri c’è stata una riunione con i capiservizio, come succede d’inverno per analizzare i compiti di ciascun gruppo. Quest’anno il pasta party, un vero «must» in questo genere di gare, sarà gestito in toto dal Gruppo Alpini di Predazzo che serviranno pasta locale, ma sarà un «party» all’insegna dei prodotti del Trentino e di Coop Trentino-Famiglie Cooperative. Associazionismo in bella mostra, dunque, con un coinvolgimento pressoché globale delle tante associazioni operanti sul territorio. Su tutte, spicca quella degli Amici del Pedale, un gruppo di appassionati della bicicletta che metterà a servizio della manifestazione la propria competenza e la propria passione per garantire la miglior riuscita della gara. Non si possono poi dimenticare gli immancabili Vigili del Fuoco dei vari paesi coinvolti nell’evento, così come tutte le società sportive operanti sul territorio interessato dalla gara. Non è cambiato nulla dalla scorsa edizione: stessi percorsi, uno «lungo» (135 km) e uno «corto» (80 km), stessa partenza e arrivo a Predazzo, numeri invece in crescita, e questo è un ulteriore motivo di soddisfazione. In gara ci sono corridori di dodici nazioni, con le prime avanguardie dei norvegesi che, affascinati dalla gara invernale, ci stanno prendendo gusto anche con quella su due ruote. Oltre all’Italia, ovviamente, saranno rappresentate Australia, Belgio, Francia, Germania, Israele, Montenegro, Olanda, Norvegia, Russia, Svizzera e Slovacchia. Ha successo anche la «cicloturistica», sul percorso «corto», che vede al via i non tesserati e tra questi anche Erminio Rigos dell’associazione Trapiantati, a dimostrazione che anche dopo delicati interventi si può praticare sport di fatica. Quest’anno, soprattutto per ridurre i disagi alla circolazione, la partenza della Cycling è stata anticipata alle 7.30, poi tutti sui pedali in direzione Ziano, Panchià, Tesero, Cavalese e giù, oltre San Lugano, per entrare in provincia di Bolzano e rientrare dopo una lunga cavalcata da Passo Lavazè, tornando verso Predazzo. Qui si chiuderà la fatica dei partecipanti alla 80 km, mentre gli altri proseguiranno alla volta di Moena, ritornando a Predazzo solo dopo il superamento di Passo San Pellegrino e Passo Valles, quando il contachilometri segnerà 135 km, ma soprattutto il Gps avrà raggiunto il ragguardevole dislivello di 3.279 metri. I primi arrivi sono annunciati alle 9.50 per il «corto», mentre per la granfondo vera e propria alle 11.45.
L’Adige.it

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