Al giorno d’oggi abbiamo bisogno di cose belle, di emozioni positive. Trascuriamo sin troppo spesso…
Contro il decreto Alfano, il 14 luglio, per la prima volta nella storia della Rete, i blog osserveranno una giornata di silenzio. «Una protesta della Rete italiana contro un provvedimento che avrà l’effetto di disincentivare l’uso dei blog e delle libere piattaforme di condivisione dei contenuti» dice una nota dei promotori dell’iniziativa: i blogger Enzo Di Frenna, Alessandro Gilioli e Guido Scorza, docente di diritto informatico; a cui ha subito aderito fra gli altri anche l’associazione AltroConsumo.
Al posto dei consueti post, i blog italiani pubblicheranno solo un banner di protesta contro il provvedimento, «in particolare contro quella parte che soffoca la libertà della Rete con il pretesto dell’obbligo di rettifica».
«I blogger – dice la nota – sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c’è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i ’citizen journalist’. Chiediamo ai blog e ai siti italiani – conclude – di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. È un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: ’Non vogliamo farci imbavagliare’».
«14 luglio: lottare, lottare, lottare. Non pensavo un tale risultato. Lo sciopero dei blogger, la giornata di rumoroso silenzio della Rete, la manifestazione in piazza Navona: il 14 luglio 2009. Una data storica» ci scrive Di Frenna.
«Per la prima volta i blogger scioperano in una democrazia europea, contro un governo e un disegno di legge che imbavaglia l’informazione e la Rete. Un segnale forte che Internet esiste e non puo’ essere legiferata e imbavagliata»
Per chi può esserci fisicamente, l’appuntamento è martedi’ 14 luglio, a piazza Navona, ore 19, con un bavaglio di stoffa (pezzo di lenzuolo, foulard, ecc) per protestare in silenzio.
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