La preghiera mensile decanale per la famiglia sarà a Ziano presso l’oratorio martedì ad ore…
Lunedì 30.10 la celebrazione della S. Messa ad ore 17.00 presso la Casa di Riposo e la recita del S. Rosario ad ore 20.00 nella chiesetta del cimitero
Martedì confessioni in preparazione alla solennità di Tutti i Santi dalle ore 9 alle ore 11 e dalle ore 15 alle ore 18
Mercoledì, solennità di Tutti i Santi, l’orario delle S. Messe è il seguente: martedì ad ore 20.00 la S. Messa della vigilia, mercoledì alle ore 14.00, a cui seguirà (tempo permettendo) la processione al cimitero dove ci sarà un momento di preghiera per i defunti, e ad ore 18.00; non viene celebrata la S. Messa del mattino ad ore 10.00
E’ possibile lucrare l’indulgenza plenaria per i defunti da mezzogiorno del 1° novembre a tutto il 2 novembre; è necessaria la devota visita alla chiesa, in cui si deve recitare il Padre Nostro e il Credo, una preghiera secondo l’intenzione del Papa, con la celebrazione della confessione sacramentale entro il mese e la comunione eucaristica; la stessa indulgenza può essere lucrata una volta al giorno anche dal 1° all’ 8 novembre con la preghiera e la visita al cimitero
Giovedì, commemorazione dei defunti, l’orario delle S. Messe è ad ore 8.15 in chiesa e alle ore 18.00 nella chiesetta di s. Nicolò in cimitero
Così pure venerdì s. Messa ad ore 18.00 nella chiesetta di s. Nicolò in cimitero per vivere una vera comunione di preghiera; verrà inserita l’intercessione di suffragio per l’indulgenza plenaria
I genitori dei ragazzi della Cresima sono invitati all’incontro venerdì ad ore 20.30 presso l’aula magna dell’oratorio
La s. Messa per i defunti benefattori della parrocchia e delle opere parrocchiali sarà sabato ad ore 20.00
Domenica prossima, dopo la S. Messa delle ore 10.00, seguirà la processione e la commemorazione dei caduti in guerra presso il monumento
“La tradizione del ‘dolcetto o scherzetto’ nasconde qualcosa di ben più serio e inquietante di quanto possa sembrare all’apparenza. Nell’antico culto pagano dei druidi, trick or treat significava ‘maledizione o sacrificio’: l’obbligo di offrire doni ai sacerdoti del dio della morte per evitare vendette dall’aldilà. Attraverso questa cosiddetta moda festaiola si diffonde il piacere per l’orrore come normale, la seduzione del macabro, l’attrazione per la morte invece che per la vita. Viene dissacrato il senso della morte. Come ho scritto nel libro, allora, lo scherzetto del diavolo è un dolcetto mortale per l’anima. In occasione di Halloween, i giovani sono iniziati ad adorare mostri che grondano sangue, figure di morti che vagano sulla terra senza pace, e compiono sacrilegi in forma di gioco, mentre i servitori del principe del male si rendono responsabili di reati terribili, come uccisioni, anche di neonati, violenze fisiche e morali, profanazioni. I cristiani non possono essere complici, neppure indiretti, di questa operazione commerciale dai tratti neo-pagani e anticristiani”.
È anche un’operazione commerciale…
“C’è certamente l’aspetto del business commerciale. Un’operazione perfettamente riuscita, grazie all’impiego della pubblicità e dei mezzi di comunicazione, a servizio degli interessi delle multinazionali, che spingono molto sulla divulgazione di questa moda, per vendere i loro prodotti. Grazie a Internet e alla globalizzazione, è diventato uno degli appuntamenti di massa più seguiti, soprattutto dal pubblico giovanile. In Europa, gli incassi della ‘notte delle streghe’ superano ormai i 400milioni di euro. Ma non è questo l’aspetto prevalente. Per i satanisti, Halloween è il compleanno del principe del male. In questa ricorrenza si praticano riti tenebrosi e si commettono reati. Ma anche se così non fosse, e davvero prevalesse l’interesse economico, sarebbe comunque la vittoria di mammona su Dio. In ogni caso, si tratterebbe di un fenomeno dannoso, sul piano sociale, antropologico e culturale: una proposta di disvalori, legati ad una concezione materialistica e utilitaristica della vita e del piacere. Ed è una dissacrazione della vera festa, cristiana, del culto dei Santi, della devozione per uomini e donne che hanno cercato di imitare l’esempio perfetto di Gesù nell’amore per il prossimo e nel rispetto dei comandamenti divini”.
Quali valori della tradizione cristiana rischia di oscurare?
“Per molti, Halloween vuol dire vetrine addobbate allegramente, con maschere e mostri umani. Ma è qualcosa di più pericoloso, di un evento folcloristico. È un fenomeno anticristiano, che oscura la nostra tradizione liturgica. Esalta una ‘cultura di morte’, il gusto dell’orrido e del macabro. Volti deformati, facce sanguinanti, prendono il posto dei volti splendenti dei santi. Gli zombies, i morti che vagano senza pace, intrappolati tra i due mondi, dei viventi e dei trapassati, si sostituiscono ai cari parenti e amici, persone vere, che ci hanno preceduto nell’aldilà e attendono la Resurrezione. Faccio un appello, dunque, ai catechisti, ai sacerdoti, agli insegnanti di religione: impegniamoci a festeggiare degnamente i nostri Santi! Facciamo conoscere ai ragazzi il volto splendido degli eroi di Dio”.
Come festeggiare degnamente il primo e il 2 novembre, dunque?
“L’alternativa ad Halloween è la gioia della liturgia cristiana, delle cerimonie di preparazione alla festa di Ognissanti, pregando insieme in famiglia, recitando il rosario, partecipando alla Santa Messa, riscoprendo le vite esemplari dei Santi e l’Amore trionfale di Dio, vivendo attivamente la celebrazione eucaristica e andando a fare visita ai cari defunti al cimitero. Quale evento più bello che leggere insieme e meditare la vita dei Santi, contemplando il volto splendente di Gesù, invece delle facce mostruose di scheletri, di zombies, di anime dannate, che non esorcizzano la morte ma la esaltano, sponsorizzando ciò che vi è di più brutto nel mondo: il dolore, la sofferenza, l’inquietudine, la violenza, la morte. Non abbiamo bisogno di maschere brutte e orride, ma di testimoni dell’Amore di Dio e della bellezza della Verità”.
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