“Cadde in modo repentino il Muro di Berlino.” Video

Da il 13 novembre 2009

berlino “Cadde in modo repentino il Muro di Berlino.” VideoHelmut Kohl era in visita ufficiale in Polonia. Il capo dei servizi segreti di Bonn Hans- Georg Wieck a Washington. Apprese dalla tv che i berlinesi, dell’Est e dell’Ovest, festeggiavano tutti insieme per le strade il crollo del Muro. Certo da oltre un mese in quel lontano 1989 i dimostranti a Lipsia chiedevano libertà, tenevano sit- in in una chiesa ogni lunedì e chiedevano aperture sociali. Ma Berlino era Berlino, contraddizione e fulcro dello scontro Urss- Usa. Tutto più inquadrato, sotto controllo. Il regime che da poco aveva « licenziato » Honecker e portato alla guida il più moderato ma oscuro Egon Krenz, era convinto che sarebbe sopravvissuto.[youtube 6m7TWqvQg0k]
Pochi mesi prima si parlava di un Muro che sarebbe stato al suo posto « ancora per 50 anni » . Quando Gorbaciov varò la perestrojka e revocò la dottrina Breznev, i gerarchi della Ddr risposero laconici per bocca di Kurt Hager: « Se il tuo vicino restaura il suo appartamento, non è detto che debba tappezzare la tua stanza » . L’intelligence dell’Ovest vedeva crepe, ma non sapeva nulla di quanto succedeva nel Politburo. La cronaca di quella sera parla di una conferenza stampa, un comunicato letto da un incredulo Günter Schabowski in cui si diceva che non servivano più permessi speciali per superare i il confine lungo il Muro. Poi il tam tam, la gente che spingeva ai posti di frontiera e le guardie che aprono i cancelli. « Se spariamo ci impiccano al pennone » , disse uno dei capi. Nessuno sparò. Alle 0.02 secondo i rapporti della polizia dell’Est tutti i passaggi di frontiera erano aperti. Il Muro era caduto 28 anni dopo la posa del primo blocco, il 15 agosto del 1961″.

Oggi sono passati vent’anni da quel  9 novembre del 1989, quando fu abbattuto il Muro che divideva Berlino, segno di un’Europa e di un Mondo diviso tra Est e Ovest, tra democrazia e regimi totalitari.
Ma tanti muri sono costruiti ogni giorno: il muro dell’intolleranza, del sospetto, della povertà, della discriminazione, del fanatismo, del disprezzo della dignità umana, e …
Quante Gerico da conquistare! Quanti muri da abbattere!

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