Canazei, grande partecipazione ai funerali di Alex, Diego, Erwin, Luca, gli angeli del soccorso alpino. Il saluto di Dellai.

Da il 30 dicembre 2009

funerale val di fassa.thumbnail Canazei, grande partecipazione ai funerali di Alex, Diego, Erwin, Luca,  gli angeli del soccorso alpino. Il saluto di Dellai.Commozione e grande partecipazione ai funerali degli uomini del soccorso alpino svoltisi nella chiesa parrocchiale di Canazei. I numerosi fedeli accorsi da tutta la Val di Fassa, assieme ad alcuni turisti hanno partecipato alla funzione religiosa all’esterno della piccola chiesa, mentre all’interno avevano trovato posto i parenti e le autorita’, ai piedi delle Dolomiti innevate, dove i quattro hanno perso la vita. Nonostante la temperatura rigida centinaia erano le persone presenti.Le parole dell’Arcivescovo sono toccanti: la passione per la montagna, lo spirito d’altruismo e l’amore per la propria terra sono il filo rosso di questa straziante giornata.  Una val di Fassa in lutto per dare l’estremo saluto che il presidente Dellai ha saputo sintetizzare con la sua solita  intensa pacatezza.Le vittime - Gli uomini che hanno perso la vita nella tragedia della Val di Fassa sono: Diego Perathoner, 42 anni di Canazei, Erwin Riz, 33 anni di Campitello, Luca Prinoth 45 anni anch’egli di Campitello eAlessandro Dantone 39 anni di Alba di Canazei. Tra le vittime anche i due turisti di Udine, che propriole guide stavano cercando sotto la valanga, si tratta di: Fabio Baron 30 anni e Diego Andreatta 31 di Palmanova.Il saluto di Dellai - “Il presidente Lorenzo Dellai, che ha partecipato martedì pomeriggio a Canazei ai funerali dei quattro soccorritori scomparsi sul Pordoi, ha inteso esprimere nelle righe che seguono il cordoglio di tutto il Trentino.Il Signore delle Cime, questa volta, non si è limitato a chiedere “un nostro Amico alla montagna”, come nella canzone popolare così cara a noi trentini. Ne ha chiesti quattro, di nostri Amici e li ha avuti, assieme ad altri due, che erano nostri ospiti e, dunque, anche loro nostri Amici; erano in pericolo e per questo sono partiti i soccorsi, prontamente come sempre; “senza se e senza ma”, come sempre.Ci siamo abituati, noi gente di montagna. Eppure, mai come questa volta, la Montagna disvela il suo volto, insieme meraviglioso e tragico, nel suo alternarsi di dolcezza e di violenza; di vita e di morte.E così, di fronte a tutto questo, noi siamo qui oggi, in tanti, nella nostra pochezza e nel nostro sgomento, a condividere il dolore delle famiglie, degli amici, dei colleghi. Un dolore al quale partecipa tutto il nostro Paese, come testimoniano i messaggi delle più alte cariche dello Stato e la presenza qui del Sottosegretario Guido Bertolaso.Siamo qui per dire l’unica parola che riesce netta e limpida nella nostra commozione: Grazie!Grazie a Alex, Diego, Erwin, Luca. Grazie per la loro straordinaria testimonianza di amore e per il loro senso del dovere. Un dovere scelto da volontari, prestato gratuitamente, reso ogni giorno, fino all’ultimo, con perizia e competenza, da veri professionisti della montagna.Generosità, preparazione tecnica, conoscenza del territorio si erano fuse, nella loro esperienza, in modo inscindibile. Nulla può scalfire tutto ciò. Neppure la solita litania dei giudizi, delle sentenze, dei commenti più o meno sopra le righe: si poteva almeno rispettare il doveroso silenzio di questi giorni e prendere esempio dalla dignitosa compostezza delle famiglie e dei colleghi.Il Trentino è fiero e orgoglioso di Alex, Diego, Erwin, Luca: i loro nomi saranno per sempre custoditi lì dove un popolo conserva il tesoro più prezioso: le riserve morali, i propri valori civili, la propria identità profonda e (perché no?) i propri eroi.Abbiamo bisogno di segni e di simboli, in questo tempo di inquietudine e di smarrimento. E gli eroi, nel nostro tempo, non sono più qualcosa di lontano, di irraggiungibile, di “altro da noi”.Essi sono insieme con noi; vivono con noi; ci indicano la strada del Bene, della generosità, dei valori veri: la indicano soprattutto ai nostri ragazzi, così disperatamente alla ricerca di buoni maestri e di buoni esempi. Come i quattro amici che oggi piangiamo. Alle famiglie, che pagano il prezzo più alto di questa tragedia, vada, ancora una volta, la vicinanza fraterna e solidale di tutti i trentini.Un grazie speciale a tutto il Soccorso Alpino, e particolarmente alle stazioni della zona operativa di Fiemme e Fassa.So che è un momento duro e che, dopo la tensione e il dolore di questi giorni, vi è il rischio dello sconforto. Tenete duro! Avete la forza di reagire a questa tragedia, la trovate senz’altro nel ricordo dei vostri quattro amici e colleghi che con voi condividevano questo straordinario servizio alla comunità.Sappiate che accanto a voi ci sono e ci saranno sempre l’affetto e l’ammirazione di tutta la Protezione Civile trentina, qui presente in ogni sua componente e di tutta la comunità. Sappiamo che possiamo contare su di voi. Sappiamo che quando qualcuno chiederà ancora aiuto da una delle nostre cime, voi partirete, con passione e competenza, come hanno fatto Commozione e grande partecipazione ai funerali degli uomini del soccorso alpino svoltisi nella chiesa parrocchiale di Canazei. I numerosi fedeli accorsi da tutta la Val di Fassa, assieme ad alcuni turisti hanno partecipato alla funzione religiosa all’esterno della piccola chiesa, mentre all’interno avevano trovato posto i parenti e le autorita’, ai piedi delle Dolomiti innevate, dove i quattro hanno perso la vita.Nonostante la temperatura rigida centinaia erano le persone presenti.assieme con Sergio, Roberto, Martin e col supporto di tutti gli altri.Il Signore delle Cime, sabato così drammaticamente esigente, ci aiuti ad essere all’altezza di questo sacrificio, ad essere tutti più attenti ai valori veri, quelli che contano; ad essere più solidali, più costruttori di comunità; ad essere anche più responsabili e sobri (noi e i nostri ospiti) nel fruire della straordinaria bellezza di queste montagne.E accompagni quanti hanno il difficile compito di mantenere vivo lo spirito del Soccorso Alpino, che nessuna norma e nessun burocratismo, per quanto necessari, potranno mai sostituire!Andate in pace, amici, accompagnati dall’affetto dei vostri famigliari e dalla commossa riconoscenza di quella comunità che voi avete amato e onorato con la vostra vita esemplare e con il vostro sacrificio”.

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