Mancava Luigi Casanova (costretto a letto da un improvviso attacco febbrile), ma è stata ugualmente…
«Cavalese è diventato un fortino di geometri e professionisti di studi tecnici. Ne avremo la riprova nel consiglio comunale di mercoledì 14 gennaio». Annuncia battaglia il consigliere ambientalista Luigi Casanova , anticipando un dibattito sicuramente acceso per la riunione di domani sera, dedicata soprattutto al bilancio di previsione del 2009. Intanto, attraverso Il Tarlo , periodico della lista «Insieme per Cavalese», fa una lunga serie di annotazioni sull’attività amministrativa, non lesinando critiche nei confronti di chi regge attualmente le sorti del Comune. Una analisi iniziale viene riservata alla mobilità ed ai parcheggi, richiamando la storia della strada di fondovalle, che, sottolinea, «nonostante il costo dell’opera, 180 miliardi delle lire del 1991, ha risolto solo parzialmente i problemi di traffico della valle. Oggi» afferma «ci ritroviamo in modo più costruttivo e trasparente a ridiscutere sul tema della mobilità. Per arrivare a questo, abbiamo dovuto attendere troppo tempo». Ricordando come gli ambientalisti, vent’anni fa, avessero chiesto «le circonvallazioni paese per paese, a mezza costa, in galleria, e che ogni abitato fosse fornito di ampi parcheggi, in entrata ed uscita. Dicevano che una fondovalle avrebbe comportato la costruzione di bretelle di collegamento con i paesi, che quella strada non avrebbe risolto il problema del traffico proveniente da Veronza, dalle Ville o da Pampeago, che i nostri centri abitati avrebbero sempre sofferto del problema traffico. Le nostre proposte» sottolinea Casanova «non vennero nemmeno prese in considerazione, si spese una somma enorme, i preventivi lievitarono fino a sestuplicare, in alcuni casi, i costi, partì anche una severa inchiesta su Mondialfiemme, visto che i lavori vennero affidati ad un consorzio di imprese senza asta pubblica. Oggi, si propongono le soluzioni allora presentate dagli ambientalisti, ma il danno inferto all’Avisio è irreparabile, visto che il torrente è ridotto ad un misero canale rettilineo, monotono, povero di fauna ittica, con qualche sasso rubato ai pascoli del Lagorai». Dissenso esprime il consigliere di minoranza anche sulla cittadinanza onoraria a Gianfranco Kasper («i cittadini onorari di una comunità andrebbero cercati tra coloro che svolgono impegno civile, operano nel volontariato, propongono innovazione e cultura, donano in termini di solidarietà e impegno»), contestando ancora la gestione del servizio di sgombero neve in paese, lo scorso dicembre, la riduzione dello spazio riservato al nuoto nella futura piscina comunale (progetto per altro approvato all’unanimità dal consiglio ndr), la lottizzazione del centro commerciale tra via Cauriol e via Pizzegoda (contestando «il conflitto di interessi evidente» del progettista (vicesindaco Lorenzo Soppelsa), la ventilata chiusura del vivaio forestale di Masi (definito «un gioiello culturale della valle»). La seduta di mercoledì sera si annuncia davvero particolarmente calda. M. F.
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