CAVALESE - Si riunirà oggi alle 18, nella sala del Comprensorio di Fiemme a Cavalese,…
Le domande per contributi provinciali per il patrimonio edilizio esistente potranno essere presentate a partire dal 3 giugno.
Per la Valle di Fiemme sono stati messi a disposizione 1.047.000 euro: le richieste devono essere fatte pervenire all’ufficio tecnico della Comunità Territoriale della Val di Fiemme, dove è possibile ritirare anche la modulistica necessaria e ottenere informazioni e chiarimenti sulle modalità di erogazione e gli aventi diritto. I contributi sono destinati agli interventi su edifici esistenti, nella misura massima del 50% della spesa ammessa (o del 60% se gli edifici sono collocati all’interno di insediamenti storici). “Si tratta di un sostegno importante per le famiglie che possono beneficiare di un aiuto non indifferente per affrontare le spese per lavori sull’abitazione principale, non necessariamente prima casa, e di conseguenza anche per il settore dell’edilizia, che sta affrontando un momento difficile”, dice l’assessore all’edilizia abitativa ed agevolata della Comunità Territoriale di Fiemme, Mario Rizzoli.
Su singole unità abitative destinate ad abitazione principale del richiedente- anche se non costituisce l’unica abitazione dello stesso purché non sia tenuto a versare nel 2012 IMUP superiore a 1.200 euro- sono ammessi a contributo gli interventi di risanamento e miglioramento energetico, e, sulle parti comuni, di adeguamento strutturale, coperture in amianto, riqualificazione energetica, rimozione barriere architettoniche e manutenzioni straordinarie, spesa massima ammessa 100.000 euro). Per i condomini con almeno 4 unità abitative sono riconosciuti i lavori realizzati sulle parti comuni, se almeno il 50% delle unità immobiliari è costituito da abitazioni principali e se queste ultime costituiscono almeno il 50% della superficie complessiva delle unità immobiliari comprese nell’edificio (spesa massima ammessa 300.000 euro). Infine, sono ammessi interventi su alloggi di proprietà di enti pubblici o ecclesiastici, Onlus e fondazioni per lavori sulle parti comuni di edifici esistenti composti oppure su singole unità abitative purché destinati alla locazione a canone sostenibile o moderato. I contributi verranno erogati in tre soluzioni: il 30% all’inizio dei lavori, il 30% a lavori eseguiti almeno per metà e il 40% a saldo. I lavori dovranno essere avviati entro dodici mesi dall’ammissione a contributo (entro 4 per la prima casa) e terminati entro 24 mesi dall’inizio attività.
La scadenza per la presentazione delle domande è il primo luglio per le abitazioni principali e il 31 luglio per le altre categorie di interventi.
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