Siviglia, 26 giugno Dopo la relazione illustrativa del proponente delegato dall’IUCN (International Union for Conservation…
Le Dolomiti hanno i requisiti per essere iscritte nella Lista Unesco del Patrimonio naturale dell’Umanita’. E’ questo in sintesi il contenuto del documento diffuso ieri dall’ IUCN, l’organismo internazionale incaricato di esaminare le candidature di beni naturali. Si tratta di un positivo passo avanti nell’iter della candidatura delle Dolomiti, che si concludera’ a Siviglia a fine giugno.
Il documento dell’IUCN, che ripercorre la storia della candidatura ed elenca i valori universali sulla cui base le Dolomiti hanno chiesto di diventare Patrimonio dell’Umanita’, conclude affermando che ‘’sulla base delle analisi comparative fatte, le Dolomiti possono tranquillamente essere considerate rispondenti ai criteri naturali e ai valori estetici e paesaggistici richiesti per l’iscrizione nella Lista Unesco’’.
Il documento prescrive anche una serie di raccomandazioni. In particolare si richiede un chiaro programma per la gestione complessiva del Bene naturale, piano da realizzare in un tempo massimo di 18 mesi. Inoltre si chiede che lo Stato italiano invii entro il 2011 una missione di verifica nelle zone dolomitiche per accertare lo stato di avanzamento del piano di gestione, che deve stabilire una strategia complessiva per un turismo sostenibile. Ma l’IUCN non dubita che il tutto sara’ fatto in tempi rapidi, ben prima dei 18 mesi richiesti, vista la celerita’ e la precisione con cui il Coordinamento tecnico che ha gestito l’iter di candidatura ha finora risposto alle varie richieste avanzate.
Soddisfazione per la valutazione dell’IUCN e’ stata espressa dall’assessore all’Urbanistica della Provincia autonoma di Trento. ‘’E’ un passo nella giusta direzione – dice -. E’ una grande soddisfazione per il lavoro di anni che sta dietro al progetto della candidatura. C’e’ stato anche un grande lavoro di mediazione e di raccordo politico tra le Province interessate e con il Ministero,un bel lavoro super partes, senza divisione politiche. Uno degli elementi di valutazione era proprio questo: come province diverse, con situazioni istituzionali diverse, lingue diverse e competenze diverse, avrebbero potuto mettersi insieme. Avere individuato come strumento di gestione una Fondazione e’ stato molto importante”.
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – Ufficio Stampa
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