Festa della Mamma?!

Da il 8 maggio 2016
incognita parto

Quando tutta l’attenzione si concentra per celebrare in un solo giorno la straordinaria missione d’Essere Mamma è opportuno ricordare che da 135 giorni le Mamme di Fiemme, Fassa e Cembra sono semplicemente nell’incertezza di un “parto a orari d’ufficio” e in ognuno di questi giorni non siamo riusciti, neanche come “Parto per Fiemme”, ad evitare questa mancanza d’attenzione ripetuta e, se se ne conoscono le ragioni, insensata perchè evitabile.

Fino a qualche tempo fa c’era uno scadenzario tecnico-politico al quale aggrapparsi, ma è andato disatteso, per ben 3 volte e sempre per ragioni super partes : nessuno è responsabile, quindi nessuno è punibile, a parte le famiglie che hanno dovuto sacrificare un’emozione unica sostituendola con un’attesa spesso stressante e, per troppe di loro, in un trasferimento forzato.

La punizione di aver “sbagliato” orario è immediata e, per il momento, chi la subisce si ritrova a dover sopportare anche la presunta neutralità di alcuni “giornalisti” locali (aggravata dalle prese di posizione dei direttori delle testate provinciali), il disinteresse crescente di parte degli amministratori politici locali e non (si arrabbieranno nuovamente coloro che si riconoscono nella descrizione, ma continueremo a collaborare con quanti invece stanno cercando di smuovere il piramidale pachiderma
dell’Azienda Sanitaria).

Le testimonianze raccolte delle criticità incorse porteranno qualche frutto concreto e tardivo, la mobilitazione pubblica e, con molta più fatica, le azioni tentate sotto traccia, hanno smosso qualcosa… nel frattempo però “abbiamo” permesso la chiusura per più di cinque mesi, “abbiamo” lasciato a Roma il pallino e, nonostante le precedenti esperienze, “abbiamo” fatto fallire i concorsi ed ora, ai cinque mesi di attesa se ne sommeranno altri tre.

“Abbiamo” perchè in questa “temporanea sconfitta” la responsabilità va condivisa. Quando i risultati verranno il merito sarà unicamente politico, vedrete, ma onestamente è difficile sottrarsi ad un bilancio negativo che si protrae da mesi.

A quanti volevano testare la riduzione ai minimi termini della responsabilità sanitaria in Valle bisogna dire:

- “Bravi, ci siete riusciti! Ma ammettetelo, avete avuto bisogno dell’aiuto di alcuni degli amministratori locali che non hanno mai seguito il dossier e che hanno accumulato troppe cariche pubbliche e private per avere il tempo di organizzare una difesa decente.

Vi hanno aiutato alcuni giornalisti locali che hanno intervistato sempre chi è al potere o al massimo qualche moderato poco informato. Un bravo speciale va ai direttori dei media provinciali che, prima ancora di Roma, hanno decretato che i servizi da loro considerati inutili vanno chiusi, anche se non vi è logica finanziaria o di sicurezza in questo.

Vi hanno aiutato la maggior parte dei politici provinciali, Ugo Rossi in primis, per aver alimentato un’ambiguità sfociata nella dipendenza da Roma e nell’impossibilità di pilotare l’Azienda Sanitaria.
Vi hanno aiutato buona parte della lobby dei medici che, per evitare responsabilità giuridicamente perseguibili, aiutano a concentrare la sanità in luoghi sovraffollati, ma certificati, così potranno sempre dire che la procedura è stata rispettata!”

Ma le buone notizie sono dietro l’angolo :

- Domani si insedierà un nuovo direttore sanitario provinciale affezionato alla territorialità dei servizi sanitari
- È stata trasmessa una lista aggiornata di una ventina di medici che si sono candidati, via “Parto per Fiemme”, per venire a lavorare all’ospedale di Fiemme e Fassa
- Avrà luogo un nuovo concorso più “sorvegliato” per evitare nuovi tentativi di boicottaggi interni
- È certo un bando pubblico per la creazione di un nuovo ospedale
- È stato accettato, all’interno del “Distretto Famiglia di Fiemme”, il progetto di potenziare il dispositivo di promozione e accoglienza denominato “Parto perFiemme” aumentando il numero di famiglie provenienti da fuori valle in modo da raggiungere le 500 nascite/annue al punto nascita di Fiemme e Fassa

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I risultati di tutto ciò sono dietro l’angolo, il problema è che continuano a spostarci l’angolo… e più il tempo passa e meno ci si scandalizza e più i trasferimenti, anche in condizioni di insicurezza realmente inaccettabili, si ripetono e più vengono percepiti come “normali”.

Tre consiglieri provinciali, due assessori della giunta e la stragrande maggioranza degli amministratori locali sono convinti dell’importanza del mantenimento del Punto Nascita anche per ragioni di sicurezza, ma non siamo riusciti a venirne a capo in 135 giorni perchè il nodo è la dirigenza dell’Azienda Sanitaria che rema contro, togliendo legittimità alla politica e regalando potere interno a chi dovrebbe semplicemente applicare le decisioni del Consiglio Provinciale.
L’assessore Zeni, spalleggiato da alcuni dei “nostri” politici (non si parla di partito, ma di persone di buon senso) sta lottando per ottenere risultati, ma prima ha perso tempo non fidandosi delle nostre raccomandazioni ed ora deve aspettare che il nuovo direttore Sanitario, dott. Paolo Bordon, capisca le dinamiche interne e riesca a scogliere i nodi che logorano la fiducia delle Valli con un servizio a singhiozzo.

Aspettiamo fiduciosi? NO!

Aspettiamo VIGILANTI prendendo nota di ogni mancato sostegno alle donne e bambini di Fiemme, Fassa e Cembra e segnalando fin d’ora la generosità e il coraggio, in questi 135 giorni, di alcuni politici e amministratori (che non possiamo nominare ora per non “bruciarli”) e di associazioni e singoli come “Non Solo Danza”, i “Flamings”, la “Taverna Aragosta”, la “Bifora”, il coro “Val Lubie”, “Hockey Fiemme” e molti, molti altri.

GRAZIE, AUGURI MAMME DI FIEMME, FASSA E CEMBRA

e, per tutte coloro alle quali abbiamo tolto parte della gioia e della serenità della Festa che andrebbe celebrata ogni giorno dell’anno,

SCUSATECI SE POTETE,

ma senza rinunciare a manifestare pubblicamente il torto subìto!!!
Fatevi sentire assieme ai vostri compagni, altrimenti questa “normalità” diventerà consuetudine ed è così che ci si abitua al peggio…

IMPORTANTE: Ricordiamo che, nonostante il servizio ridotto, il Punto Nascita di Fiemme e Fassa funziona 24/24 per accompagnare, nelle migliori condizioni possibili, la nascita anche nella preparazione e nell’evoluzione pre e post-parto.

I trasferimenti, quando sono necessari a causa della riorganizzazione imposta da Trento, vengono valutati e resi più sicuri proprio dall’accettazione dal personale qualificato del reparto che è contattabile allo 0462 242216.

I volontari di “Parto per Fiemme”.

www.partoperfiemme.com

neonato con mamma Festa della Mamma?!

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