Agli amici del Passo Rolle, lavoratori, studenti, turisti ed a chi lo percorre per necessità/piacere. Firma…
PASSO FEDAIA. Il lupo, o i lupi, hanno fatto strage di pecore nella zona del Passo Fedaia, Porta Vescovo e Padon, al confine fra le province di Trento e Belluno e di fronte alla Marmolada.
I greggi presenti in zona hanno subito una perdita che si aggira attorno alla cinquantina di capi di bestiame e il più colpito è stato quello di Joseph “Sepp” Kohler, pastore altoatesino presente nella zona di Porta Vescovo da 49 anni che in una settimana ha perso 29 pecore fra adulte e agnelli e ancora non ha perlustrato tutta la zona.
Fin da subito sono intervenuti gli agenti forestali del Servizio provinciale e tutt’ora stanno monitorando la zona: sono state fatte fotografie, posizionate foto-trappole e rilevati campioni genetici per verificare e poter dire con certezza se si tratta di lupi (dal modus operanti la probabilità è molto alta) e per determinarne le caratteristiche: se si tratta di esemplari maschi o se ci sono anche femmine; se sono uno o più di uno e ancora tutte le caratteristiche dell’animale. Sono state fatte le carte anche per il rimborso ai pastori: una volta verificato che si tratta effettivamente di lupo, la Provincia di Trento coprirà le spese per la perdita dell’animale.
Oltre a quello di Sepp, nella zona del Passo Fedaia sono presenti altri due greggi, di due pastori della Val di Fiemme, quello di Marco Scotta che anche ha subito delle perdite e quello più stabile di Paolo Rocca. Questi due greggi sono stati recintati con il doppio filo pastore alimentato da batteria, il tutto preso in comodato dalla Provincia Autonoma di Trento. Il gregge di Sepp non è stato recintato, perché è un gregge più libero e all’aperto sull’area da pascolo.
Non è mai successa una cosa così. Chissà se tornerò il prossimo anno, la baita e il terreno qui attorno è mio e sono qui fin da bambino». Ma e i lupi? Li ha visti signor Joseph? «Sì, ce ne sono quattro». (leggi tutto su il Trentino)
Intanto cresce la preoccupazione tra gli allevatori in quanto il lupo del Fedaia non si è fermato nemmeno le notti scorse, ci ha riferito oggi il pastore Franz con un groppo in gola che le pecore morte sarebbero 70/80, molte ancora da recuperare in quanto sono scappate in alto fin sotto le rocce e disperse in zone molto impervie. Ci vorranno alcuni giorni per fare la conta definitiva delle stragi.
La situazione dei contadini e dei pastori è allarmante, stanno pensando di abbandonare il pascolo di alta montagna per spostare le greggi in altri posti più sicuri. Per questo motivo si stanno organizzando per un incontro informale che sarà anche di protesta SABATO 29 LUGLIO alle ore 10.30 al Passo San Pellegrino presso la baita in località Campagnaccia.
Ricordiamo che il lupo è stato più volte avvistato nella zona di San Pellegrino, Val Venegia dove lo scorso anno si sono verificate alcune stragi di pecore, sul Lastè di Lusia e sotto la zona di Canvere dove è stato fotografato con la fototrappola dai forestali.
Nella stessa situazione si trovano gli allevatori del veronese, proponiamo questo video che è stato girato domenica 23 luglio alle 10.30 dal giornalista Vittorio Zambaldo
Intervista al pastore Marco Scota – per gentile concessione della giornalista Virna Pierobon
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