FIEMME - Con un trend di raccolta differenziata ormai consolidato, e con Fiemme Servizi che da cinque anni si conferma ai…
CAVALESE – L’assemblea del Comprensorio di Fiemme ha approvato lunedì sera a maggioranza (cinque astenuti, nessun voto contrario) il bilancio di previsione 2009, illustrato nei dettagli dal vicepresidente Walter Cappelletto e che chiude a pareggio sulla cifra di 14.398.497 euro. Tra le spese, da segnalare i 5.988.381 euro riguardanti il settore del sociale, specialmente per quanto si riferisce al comparto dei servizi sanitari e socio-assistenziali, ed i 4.840.772 euro impegnati nella gestione del territorio e nel campo della tutela ambientale, oltre che per l’edilizia residenziale pubblica e l’edilizia abitativa agevolata. Per quanto riguarda le entrate, sono soprattutto legate ai trasferimenti dello Stato, della Provincia e di altri enti pubblici (7.357.450 euro), oltre che ai proventi dai servizi pubblici (549.145 euro) ed ai trasferimenti dalla Provincia in materia di edilizia abitativa, per interventi organici, acquisti e risanamenti (4.795.046 euro). Va preliminarmente ricordato (e lo ha fatto il presidente Gianni Delladio ) che i Comprensori sono chiamati a svolgere funzioni amministrative in alcune materie, solo su delega provinciale. In altre parole, il bilancio del Comprensorio è solamente un documento tecnico, nel quale vengono trasfuse le scelte della Provincia, gestite sulla base del Piano Esecutivo di Gestione, dal quale non è possibile discostarsi. Non va dimenticata la scarsa o quasi inesistente discrezionalità nelle scelte di fondo del Comprensorio, in quanto, in riferimento ai compiti che l’Ente è chiamato a svolgere, si tratta di pure e semplici deleghe. Da rilevare infine che il bilancio 2009 tiene conto delle competenze attuali dell’ente, senza considerare la legge di riforma istituzionale (la L.P. 16 giugno 2006 n. 3) i cui effetti sono ancora molto di là dall’essere concretizzati, viste le difficoltà che la nuova normativa sta incontrando anche in valle di Fiemme. Dopo l’approvazione a maggioranza dello Statuto ( l’Adige del 17 dicembre), lo stesso passa ora al vaglio dei consigli comunali della valle. Ma, con la contrarietà dei Comuni di Predazzo, Ziano e Panchià, sarà impossibile la sua approvazione definitiva, per cui è ancora difficile capire se e quando nascerà la futura Comunità di valle. Staremo a vedere. Intanto, a tutti i consiglieri è stata distribuita la bozza del primo Statuto. Per Natale, sapranno eventualmente che cosa leggere. M. F.
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