di Pino Dellasega - Il temporale che si è scatenato a Passo Rolle la notte…
Da oggi chi si trova a camminare nei pressi di Passo Rolle, vicino alle Pale di S. Martino, può trovare la statua del “Cristo Pensante”. E’ stata posizionata questa mattina, assieme ad una croce visibile anche dal passo, sulla cima Castellazzo, a 2333 metri, sullo spartiacque tra la valle di Fiemme e il Primiero, nel comune di Tonadico. La statua è opera dello scultore Paolo Lauton, la croce di Pierpaolo Dellantonio, entrambi di Predazzo. A portare il manufatto in quota ci ha pensato un grosso elicottero CH 47 “Chinook”, del 1° Reggimento “Antares” dell’aviazione dell’Esercito, di stanza a Viterbo.
Il Trekking del “Cristo pensante” è un’idea dell’istruttore di Nordic Walking Pino Dellasega che si è realizzata grazie alla collaborazione tra l’APT della Val di Fiemme, l’APT di San Martino di Castrozza, Passo Rolle e Vanoi e l’Ente Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino.
Il Trekking riprende una tradizione di fede polacca vuole essere un invito alla meditazione e a riappropriarsi del proprio tempo
abbandonando per un momento la frenesia del quotidiano e gustando lo scenario incantevole che la natura sa offrire da quelle parti. Il comitato che ha voluto l’opera spera anche che serva per avvicinare ulteriormente le persone, soprattutto i giovani, alla montagna e alla fede.
La realizzazione della statua, ricavata da un blocco di un marmo bianco locale chiamato predazzite, ha richiesto sei mesi di lavoro e molta attenzione, essendo il materiale piuttosto friabile e tradizionalmente più adatto a lapidi e capitelli che a sculture di 2500 chili di peso. Un peso che per il trasporto dal passo alla cima ha richiesto tutta la preparazione e l’abilità dei sette uomini dell’equipaggio del “Chinook”, decollato da Bolzano.
Non era semplice infatti piazzare i due manufatti su una cima esposta al vento e con poco spazio di manovra. In particolare per la croce, meno pesante con i suoi 700 chili circa, ci è voluta una grande attenzione. Non era facile collocarla esattamente sui supporti di sostegno. Grazie alla bravura del pilota, che ha tenuto il grosso elicottero quasi immobile sulla vetta, in hovering nel gergo dei piloti, è andata bene già al primo tentativo.
In caso di necessità era pronto a intervenire un più piccolo e maneggevole mezzo del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento.
Quello del reggimento “Antares”, l’unico in Italia ad avere in dotazione i grossi CH 47, è personale addestrato sia a missioni di guerra, in particolare per il trasporto di truppe e materiale, che, tiene a sottolineare il maggiore Zefferino di Prospero che comandava il velivolo, di protezione civile, antincendio o, come in questo caso, di supporto alle esigenze logistiche di enti pubblici o della comunità.
Federica Cerri Ufficio Stampa APT Fiemme
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