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Dopo il crocifisso, che secondo la Corte Europea andrebbe tolto dalle pareti delle scuole e degli uffici pubblici, forse bisognerebbe ripensare anche alla bandiera europea, perchè la genesi di questo simbolo ha a che fare con il cristianesimo, precisamente con la Medaglia Miracolosa.
Di che si tratta?
A Parigi, al numero civico 140 di Rue Du Bac, c’è un Santuario, nel quale si trova la Cappella della Medaglia miracolosa: non è molto distante dal Louvre ed è comodamente raggiungibile mediante la metropolitana che ha una delle sue fermate proprio a Rue Du Bac.
Il mistero di Rue du Bac nacque 174 anni fa dalle apparizioni della S. Vergine a una giovane novizia delle Figlie della Carità di S. Vincenzo de’Paoli, Caterina Labourè, a cui la Madonna affidò la realizzazione di una medaglia cosiddetta “miracolosa” che, da quasi due secoli ormai, ha conquistato con le sue innumerevoli grazie e prodigi il mondo intero.
A quella medaglietta, che portava al collo, si ispirò, da buon cattolico, Arsène Heitz, quando decise di partecipare al concorso indetto per disegnare la bandiera europea. E la sua proposta fu scelta tra più di cento.
La scelta della commissione giudicatrice non fu inconsapevole; stando alla testimonianza del figlio di Leon Marchal, che era il Segretario Generale del Consiglio d’Europa, il numero 12 delle stelle fu accolto pensando proprio alla figura di Maria nel dodicesimo capitolo dell’Apocalisse, quello che si legge nella festa dell’Assunta (che purtroppo molti di voi conoscono solo come Ferragosto!): “Un gran segno apparve nel cielo, una donna con il sole per manto, la luna sotto i piedi e sulla testa una corona di dodici stelle“. Ebbe un ruolo decisivo nella scelta Paul Lévy, presidente della commissione giudicatrice, che era di origini ebraiche e quindi assai sensibile al simbolismo biblico del numero 12.
Il giornalista Antonio Socci, che in uno dei suoi libri mi ha fatto conoscere questa storia, sottolinea alcune singolari coincidenze: Paul Michel Gabriel Lévy, l’uomo decisivo nella scelta, era nato il 27 novembre, giorno della festa di Nostra Signora della Medaglia miracolosa. Grande intellettuale ebreo, chiuso dai nazisti nel lager di Braendonk, fuggì, nel 1942 divenne cattolico, arrivò in Inghilterra ed ebbe un ruolo fondamentale per liberare i prigionieri dai campi di sterminio (fu lui che portò gli americani a Dachau). Sembra che Lévy abbia presieduto anche la commissione per la vetrata dell’Europa, nel fondo della cattedrale di Strasburgo. Questa vetrata rappresenta la Vergine che allontana le mani per separare i popoli che si sono sempre battuti sul Reno. Nella parte superiore della vetrata sono presenti ancora le dodici stelle della medaglia miracolosa e dell’Apocalisse.
L’altra “strana” coincidenza è che l’approvazione della bandiera avvenne “casualmente” l’8 dicembre 1955. Ma l’8 dicembre per la Chiesa cattolica è la festa dell’Immacolata Concezione, coincidenza che ci riporta di nuovo alle apparizioni della Medaglia miracolosa (Parigi 1830). Infatti a Caterina Labouré la Vergine apparve con un Serpente sotto ai piedi. La Madre di Cristo incaricò Caterina di coniare e diffondere la Medaglia dove fossero rappresentate le dodici stelle dell’Apocalisse e la scritta: «Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te». Per la Chiesa l’Immacolata che schiaccia il Serpente rappresenta anche la missione di Maria che libera l’umanità da Satana.
L’altra coincidenza è che i Trattati di Roma, che segnarono l’atto di nascita dell’Europa unita, furono firmati il 25 marzo 1957, festa dell’Annunciazione a Maria e dell’Incarnazione del Verbo divino.
Qualcuno potrà dire che sono tutte sciocchezze. Ma chissà?!!!
Ecco come il telegiornale di RaiDue ha riportato la notizia.
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