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La piazza di Sgorigrad, il paese della Bulgaria teatro nel 1966 di un disastro in tutto simile alla catastrofe di Stava, è stata intitolata “Piazza Tesero”. La decisione suggella il legame di fratellanza che lega le comunità di Sgorigrad e di Tesero colpite da identiche sciagure.
Il 1° maggio 1966 il crollo della discarica della miniera di zinco e piomboPlacalnica a monte dell’abitato di Sgorigrad sprigionò una colata di fango di circa 450 mila metri cubi che percorse 7 chilometri fino alla città di Vratza e provocò, oltre ad ingenti distruzioni materiali e ambientali, la morte di centinaia di persone.
Il disastro ha analogie impressionanti con quello avvenuto 19 anni dopo in Val di Stava dove, il 19 luglio 1985, il crollo delle discariche della miniera di fluorite Prestavèl a monte degli abitati di Stava e di Tesero sprigionò una colata di fango di circa 180 mila metri cubi che percorse più di 4 chilometri e provocò, oltre ad ingenti distruzioni materiali e ambientali, la morte di 268 persone.
Negli scorsi anni la Fondazione Stava 1985 Onlus e il Comune di Tesero hanno realizzato una serie di iniziative per aiutare le comunità di Vratza e di Sgorigrad a recuperare la memoria di quel disastro che era stata sistematicamente rimossa negli anni del regime comunista bulgaro.
Nel 2005 l’allora sindaco di Sgorigrad Nikolai Iliev era intervenuto a Tesero e Stava alle celebrazioni per il ventennale della catastrofe di Stava. Nel 2006, in occasione del 40° anniversario della catastrofe di Sgorigrad, venne inaugurato il “sentiero della fratellanza Tesero-Sgorigrad”, realizzato con il sostegno del Comune di Tesero e della Fondazione Stava 1985 sulla montagna che sovrasta Sgorigrad e Vratza e che fronteggia la zona dove sorgeva il bacino di decantazione crollato il 1° maggio 1966. Alcuni pannelli informatori in italiano, bulgaro e inglese informano circa le analogie fra le due catastrofi.
Lo scorso anno furono presentati a Trento, nell’ambito del Filmfestival della Montagna, e successivamente a Sofia, a Vratza e Sgorigrad e a Tesero, in occasione dell’anniversario della catastrofe di Stava, il film documentario “La Stava dei Balcani”, realizzato dalla sede Rai di Trento, e il libro “Stava Sgorigrad – Identiche sciagure”, pubblicato dalla Casa editrice Arca di Lavis. Il film e il libro descrivono in italiano, bulgaro e inglese le analogie fra i due disastri, i più gravi avvenuti al mondo dovuti al crollo di discariche di miniera. Alla presentazione a Sofia e Sgorigrad era presente anche l’ambasciatore d’Italia in Bulgaria Stefano Benazzo, mentre alla presentazione a Tesero erano intervenuti anche l’allora sindaco di Vratza Totyu Mladenov e il sindaco di Sgorigrad Asen Petrov.
Nei giorni scorsi la decisione del Comune di Vratza e della Municipalità di Sgorigrad di intitolare a Tesero la piazza di Sgorigrad rafforza il legame di fratellanza fra le due comunità colpite da identici disastri minerari.
Contestualmente la Fondazione Stava 1985 Onlus ha presentato una relazione al congresso internazionale su “Theory and practice of geomechanics for effectiveness of mining production and construction”, relativamente alle discariche collegate alle attività minerarie, che si è tenuto a Varna, sempre in Bulgaria, dal 3 al 6 giugno scorsi.
Una relazione al congresso è stata presentata anche dal collegio dei docenti del Master universitario di secondo livello in “Analisi e gestione di sistemi geotecnici Sigeo”, organizzato dalle Università di Trento, Modena e Reggio Emilia ed dal Politecnico di Torino in collaborazione con la Fondazione Stava 1985 Onlus.
7 giugno 2010
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