Come ormai da tradizione alla vigilia della Marcialonga, nel bel mezzo di una stagione ricca…
Mercoledì 9 dicembre ore 18.30 Sala Consiliare Municipio.
“ Quanto volte , in quell’ultima estate del ’62 mi recai con qualche amico a ..” trovare” la stazioncina di Ziano . Qualche volta ci capitava , da lontano, di vedere il treno passare. Una sola volta, correndo, riuscii a fotografarlo mentre attraversava la strada vicino alla segheria . In realtà , lui , non passava mai, non passava quasi più!! Così alla stazione, impresenziata e chiusa tranne che nei rari momenti di arrivo di un convoglio , salivamo sulle garitte per i frenatori dei carri merce in via di disfacimento, ci impregnavamo le narici dell’odore del creosoto delle traversine, saltavamo da un binario all’altro, cercavamo di vedere come si azionava la marmotta di uno scambio a mano ( ma erano tutti, giustamente bloccati) e sbirciavamo dentro i vetri della biglietteria. L’erba cresceva , sempre più incontrollata, ovunque”
“ Fu proprio quell’estate del ’63 che , scattando un giorno delle foto con la mia macchinetta Comet ai binari ormai abbandonati e arrugginiti della stazione di Ziano , vidi un signore un po’ anziano che apriva la porta dell’edificio ormai abbandonato. Chiesi di poter entrare , ero curioso! Dentro , era ancora tutto in ordine, come se la linea fosse operativa. Nel piccolo androne d’attesa , lindo e ordinato, mancavano i passeggeri seduti sulla panca; nella biglietteria, la macchina per emettere e punzonare i piccoli biglietti di cartoncino ara ancora lì, come pronta all’uso; ordinati, c’erano piccoli attrezzi da stazione , ricordo delle chiavi-credo quelle per gli scambi-appese, un oliatore, una lanterna. E vidi, buttato da una parte , il “ Libretto del Regolamento per l’Esercizio della Ferrovia Elettrica della Val di Fiemme” ! Molto interessante ! Chiesi di poterlo vedere, ed iniziai lentamente a sfogliarlo.Probabilmente , avevo uno sguardo talmente interessato e così “supplicante” che il signore-a questo punto penso fosse l’ex “assuntore” di Ziano – mi disse ; “ Lo vuoi? Te,lo puoi tenere.Tanto non serve più a nulla”
I protagonisti di questa storia vera sono “ l’assuntore Giuseppe Vanzetta “ di Ziano e un ragazzino di nome Luigi Guarrera di origini pugliesi che con i suoi genitori ogni anno veniva in Val di Fiemme a trascorre le vanacze con la sua famiglia.
Ora Luigi lavora per la Regione Puglia a Roma, è giornalista e collabora con la Commissione Europea nel settore agricoltura.
Ed è grazie alla passione di Luigi Guarrera ed al ricordi che lo legano al Treno della Val di Fiemme, che il libretto donatogli da Giuseppe Vanzetta è “ sopravvissuto” sino ai nostri giorni.
Questo ci ha permesso di promuovere alla stampa della copia anastatica che mercoledì 9 dicembre a Predazzo ore 18,30 nella Sala Consigliare del Municipio di Predazzo, con il Patrocinio del Comune di Predazzo, verrà presentata in prima assoluta alla popolazione.
Per l’occasione , oltre a Luigi Guarrera , saranno presenti Mario Forni, esperto delle ferrovie storiche del Trentino, Paolo Corrà, che si fa chiamare “appassionato della ferrovia della Val di Fiemme”.
Sarà una serata che presenterà questa pubblicazione con molta probabilità unica per quanto riguarda i ricordi della Ora-Predazzo e la serata sarà animata dai racconti di Paolo Corrà tratti dalla pubblicazione in questione.
E’ un libro “ vivo” perché ciò che emoziona è notare le sottolineature da parte di Giuseppe Vanzetta all’interno di alcune pagine del libretto. E’ insomma un libro vissuto che nella ristampa è stato integrato con le prefazioni a cura di Luigi Guarrera, Mario Forni e Massimo Girardi per Transdolomites.
Durante la serata il libretto si potrà acquistare .
Massimo Girardi
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