PREDAZZO - Il problema era emerso in tutta la sua urgenza lo scorso anno. Dapprima…
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato di voler donare una Bibbia nelle scuole della regione e questa iniziativa ha riscosso il plauso del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.
L’idea è stata presentata in occasione dell’incontro fra Zaia e il Patriarca di Venezia, Angelo Scola, in visita pastorale nella sede del consiglio regionale, al quale il presidente ha donato un’edizione della “Bibbia di Gerusalemme”.
Il cardinale Scola: «Un passo di civiltà». Il patriarca di Venezia, ha commentato con queste parole l’iniziativa di Zaia. Secondo Scola, la diffusione capillare di questo «codice culturale essenziale» favorisce «ogni dialogo interreligioso»; che i giovani si misurino con la Bibbia è una pratica utile e positiva, ha concluso, «ma presuppone la necessità di aiutarli ad accostarvisi con costanza e metodo».
Il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini plaude all’iniziativa annunciata dal governatore: «Giudico molto positivamente l’iniziativa di Luca Zaia di distribuire agli studenti una copia della Bibbia – ha detto il ministro – la scuola deve istruire i ragazzi, ma deve anche formare dei cittadini responsabili e degli adulti consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri». Per Gelmini, «questo insieme di valori e insegnamenti, nel mondo occidentale, è rappresentato dalla tradizione cristiana. È quindi importante che i nostri figli, nel bagaglio di conoscenze che la scuola deve garantire loro, possano incontrare fin da subito un testo che ha determinato la nascita della civiltà in cui viviamo e che parla ai cuori e alle coscienze di tutti».
«Conoscere la Bibbia significa conoscere le nostre radici e la nostra storia – ha concluso – un insegnamento che i ragazzi devono imparare ad apprendere prima possibile, per poterlo interpretare correttamente nella propria vita».
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