La popolazione di Predazzo è invitata ad un incontro pubblico promosso dal sindaco Maria Bosin e dalla sua…
VALLE DI FIEMME – È Maria Bosin , sindaco di Predazzo e unica donna sindaco della valle, il nuovo coordinatore dei sindaci fiemmesi. L’elezione a scrutinio segreto, come prevede l’articolo 25 dello statuto della Comunità di valle, è avvenuta all’unanimità, ieri, nel corso della prima Conferenza dei sindaci dopo le amministrative del 16 maggio. La riunione, presso la sala giunta della sede comprensoriale, è stata convocata e presieduta dal neosindaco di Castello/Molina Antonio Barbetta che, con i suoi 67 anni, è il più anziano della valle. Quella uscita dalle ultime comunali è una conferenza fortemente rinnovata, in quanto sono nuovi 8 sindaci su 11. «È stata l’occasione per incontrarci e conoscerci – dice Barbetta – e poi c’era da nominare il nuovo coordinatore». Sul nome di Bosin, i sindaci fiemmesi si sono trovati tutti d’accordo: dopo essere stato di Gianni Delladio (ex sindaco di Tesero), poi passato in Comprensorio, e con Walter Cappelletto (ex sindaco di Cavalese) presidente della Comunità, all’incarico di coordinatore dei sindaci aspirava anche un centro importante come Predazzo. La professionalità riconosciuta di Bosin e il fatto di essere l’unica donna, in omaggio alle «quote rosa», hanno fatto il resto. Subito dopo gli undici sindaci, assieme ai consiglieri eletti e ai membri della Comunità di valle, si sono ritrovati presso la Sala del Lettore del Palacongressi di Cavalese per il programmato incontro con gli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Alberto Pacher . «Con Gilmozzi necessariamente abbiamo parlato della riforma istituzionale – riferisce Walter Cappelletto , presidente della Comunità territoriale – in questa fase di passaggio, con molti consiglieri appena eletti, è molto importante la comunicazione anche verso i cittadini. C’è questa sfida da affrontare e dovremo farlo tutti insieme, quindi era necessario un momento di sintesi e di confronto». La Comunità territoriale di Fiemme si avvia a gran passi verso la piena operatività; con il prossimo 1° luglio il vecchio comprensorio dovrebbe cessare di esistere. «Il decreto di nomina degli organi della Comunità è del 7 gennaio scorso – ricorda Cappelletto – da allora abbiamo approvato quattro atti fondamentali, relativi al personale, agli indirizzi e criteri per le politiche di bilancio. Manca il quinto, il bilancio. Un adempimento non facile, in quanto bisogna chiudere un bilancio in corso, quello del comprensorio, e aprirne un altro: ci siamo confrontati a lungo con gli uffici provinciali ed ora siamo arrivati alla quadratura del cerchio. Lunedì prossimo contiamo di approvarlo in giunta e poi, tra il 20 e il 30 giugno,sarà portato in assemblea». Dopo questo adempimento la strada è tutta in discesa verso il decreto di soppressione del comprensorio del presidente della Provincia Lorenzo Dellai. Alle 20.30 è quindi cominciato l’incontro degli amministratori di valle e provinciali con la popolazione, con al centro il futuro della valle, specie in tema di viabilità.
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