A seguito di quanto accaduto ieri a Trento (vedi articolo: Bocciature assurde al Concorso Pediatri per…
Parto per Fiemme in diretta da Roma nella trasmissione “TUTTA SALUTE” di RAI 3
È IMPRESSIONANTE scoprire che pur allontanandosi dalla valle di Fiemme si incontrano moltissime persone entusiaste per le qualità del nostro Punto Nascita e riconoscenti per ciò che la gente di Fiemme sta facendo per mantenerlo e svilupparlo.
Abbiamo riscoperto che “Parto per Fiemme” è, prima di tutto, un’avventura umana e accogliere famiglie da tutta Italia a Cavalese ha creato un’interesse sulla valle di Fiemme che va ben oltre la gratuità del soggiorno.
Francesca, Fernando e Miral sono la prova che “siamo ciò che diciamo solo se lo facciamo e non viceversa ;-)” e il capitale di simpatia, di solidarietà e di qualità della Vita che riporta regolarmente in Valle migliaia di persone è alimentato anche da gesti di attenzione per evitare l’indifferenza, da azioni di proposta costruttiva per evitare sterili proteste.
Sono in molti ad avere nel Cuore la nostra Valle perchè hanno scelto di dare alla luce un figlio alla Maternità di Fiemme!
Crediamo nelle parole dell’Assessore Luca Zeni quando dice che : “L’OBBIETTIVO è di AVERE il reparto OPERATIVO sulle 24 ore ENTRO DICEMBRE”!!
Saremo pronti, anche GRAZIE all’interessamento dei media nazionali, a rilanciare il dispositivo di accoglienza gratuita delle famiglie delle partorienti provenienti da fuori Valle.
Ricordiamo che l’associazione “PARTO PER FIEMME” accoglie gratuitamente, a prossimità della Maternità di Cavalese, le partorienti e i familiari in un hotel a 3 o 4 stelle a mezza pensione sia nei 5 giorni precedenti la data presunta del parto (ma il soggiorno può essere prolungato se necessario) e dopo il parto per 4 giorni supplementari.
L’ospitalità ha luogo negli alberghi partecipanti al progetto, con la formula “mezza pensione” per tutta la famiglia, fino ad un massimo di 4 persone, il tutto a costo zero.
Gli albergatori, straordinari esempio di solidarietà attiva, accettano un modestissimo compenso di 30 € al giorno per tutta la famiglia che paghiamo noi di “Parto per Fiemme”, finanziandoci con donazioni di 30 € l’anno provenienti da chiunque voglia, su base volontaria, aderire al progetto.
Riportiamo qui parte delle dichiarazioni di Francesca, mamma di Miral che durante la preparazione dell’intervista per il programma “TUTTA SALUTE” di RAI 3, in parte trasmessa su Facebook dopo la diretta televisiva, è riuscita a leggittimare e ricompensare, in qualche frase, gli sforzi che stiamo facendo dal luglio 2014 :
“Siamo profondamente convinti che uno sviluppo armonioso del bambino nella prima infanzia sia determinato anche dal modo in cui viene al mondo e dalle sensazioni/emozioni che sperimenta nei suoi primi giorni di vita. Volevamo che nostra figlia nascesse “in punta di piedi” in un luogo di armonia e di pace, circondata da persone attente ai suoi bisogni e molto motivate.
Presso il punto nascita di Cavalese, per esempio, vengono adottate molte accortezze per favorire l‘instaurarsi di una relazione armoniosa tra neogenitori e bambino. Innanzitutto la futura mamma può essere assistita e accompagnata dal proprio compagno o da una persona di fiducia lungo tutto il travaglio.
C’è a disposizione una sala parto che assomiglia a una stanza da letto, colorata e con una bella vasca da bagno, dove la coppia è accolta e dove trascorre le ore in intimità in modo che la futura mamma si possa sentire libera di assumere le posizione che più sente sue e affrontare il dolore in libertà.
Un’ostetrica monitora progressivamente la situazione ma solo al momento del parto vero e proprio sono presenti altre figure, dal ginecologo, alle infermiere alla puericultrice.
Negli immediati istanti dopo il parto, non viene reciso subito il cordone ombelicale, ma si aspetta che il sangue finisca di fluire in modo che il bambino possa beneficiare dell’ultimo flusso materno.
Il bambino non subisce poi alcun trauma, ma avvolto in un lenzuolino e adagiato sul corpo della mamma dove trascorrerà circa due ore con il papà accanto in modo da favorire il cosiddetto “bonding”, l’istaurarsi del legame affettivo. Viene favorita l’autonomia dei genitori per il cui il bambino è affidato fin da subito alle cure materne e paterne, permane per tutto il tempo nella stanza con la mamma che può decidere liberamente se portarlo o meno al nido per qualche ora o se avvalersi del supporto della puericultrice per cambiare e lavare il bimbo o meno.
Infine, una cosa molto importante per me, viene favorito l’allattamento materno esclusivo: questo significa che fin dalla nascita il bambino è incoraggiato ad attaccarsi al seno della mamma e non riceve nessun sostituto del latte (niente glucosio/latte artificiale) a meno che non ne abbia proprio un estremo bisogno.
La mamma viene supportata durante tutta la sua permanenza e riceve consigli/spiegazioni su come posizionare il bambino, come favorire la suzione, etc. Io per esempio ho avuto la possibilità una volta dimessa di scegliere di permanere due giorni in più presso il punto nascita in qualità di nutrice per avviare al meglio l’allattamento prima di lasciare la valle. Ed è stato fondamentale per me e mia figlia!
Tutte queste cose che vi ho descritto sono quasi impensabili nelle grandi realtà dove non esiste il rapporto uno a uno e tutto rientra in una logica numerica; dove la naturalità e “sacralità” del parto è ormai dimenticata e spesse volte “violata”.”
GRAZIE A CHI HA CREDUTO NELLE ECCELLENZE E NEL MANTENIMENTO DEL PUNTO NASCITA, GRAZIE A CHI CONTINUA E CONTINUERÀ ATTIVAMENTE A CREDERCI E A CHI, COME DEBORA PENZO collaboratrice di RAI3, SIMONA BURATTINI del TG2, CRISTINA CHIARANI di RTTR hanno saputo tradurre in video le speranze e la realtà di molti, valligiane e non ;-).
Alessandro Arici e il direttivo di “Parto per Fiemme” www.partoperfiemme.com
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