Durante la prossima settimana i genitori degli alunni delle Scuole Elementari e Medie di Predazzo,…
Spero di aver descritto bene quello che sto vivendo e di riuscire a far arrivare anche solo una piccola sensazione fra tutte quelle che sto vivendo io..!!
Il mio Speciale Anno all’Estero.!!
Ho lasciato passare un po’ di tempo da quando mi hanno chiesto di scrivere un “reportage” sulla mia esperienza e chiedo scusa per questo ma qui le giornate sono così piene e il tempo passa così velocemente che uno non se ne rende neanche conto..!!
Ma forse è stato meglio così perchè se vi avessi scritto qualche mese fa non avrei potuto trasmettervi tutto quello che stò passando in questi giorni…tutte le esperienze che si mescolano alle sensazioni, agli odori e ai colori che fanno sorridere e ti fanno sentire…non so…leggero..!!
Non voglio descrivere il mio anno all’estero come una passeggiata fra rose e fiori…i momenti tosti ci sono stati, ci sono e ci saranno, ne sono pienamente consapevole, perchè quella voglia di tornare alla tua normalità e alle tue abitudini, a volte ti coglie di sorpresa appena sveglio e ti fa pensare: ”No…Oggi non c’ho proprio voglia!”
Ma è qualcosa di passeggero perchè arrivi alla sera, dopo una giornata a scuola, fra gli amici, con la famiglia, e pensi: “Ma veramente fra 6 mesi devo andarmene??”
La mia esperienza è iniziata penso come quella di tutti: ascolti per caso i racconti dei ragazzi appena tornati, passi due mesi del secondo quadrimestre pregando in turco perchè la scuola finisca e tu possa andartene da qualche parte e staccare il cervello, ne parli con la tua mamma, e lei ti consiglia un paese, così a caso, fra i tanti che le piacerebbe visitare: alla mia mamma piaceva la Spagna e guardate dove sono finita!!
Per un terzo ho seguito il suo consiglio perchè partendo dalla lingua ho iniziato a farmi i miei viaggi fino a scoprire che in Costa Rica si parla in spagnolo, e allora ho pensato: “Scusate ma già che vado, vado proprio!” E mi sono ritrovata dall’altra parte del mondo, in America Latina: nel mondo della salsa, del merengue, delle foreste pluviali e delle tartarughe marine..!!
Le scartoffie sono state un po’ una pena, ma sono capaci di metterti una certa adrenalina nelle vene che è proprio divertente.!
Poi arriva il giorno dell’intervista per vedere se ti accetteranno e fai 10 minuto di preghiera perchè ti prendano, e 10 minuti perchè non ti prendano, alternandoli così fino ad arrivare a casa di quella poveretta che dovrà decifrare cosa stai cercando di dirle nel tuo inglese un po’ stentato..!! (La ringrazio ancora immensamente).
Dopo l’intervista ti metti a controllare tutti i giorni tutti gli indirizzi di posta elettronica che ci sono in casa perchè non ti ricordi quale hai scritto nell’iscrizione, fino a quando, una notte, prima di andare a letto, guardi se per caso qualcuno ha pensato a te e la risposta c’è…con una cosa tutta strana nella pancia apri e leggi che si, puoi andare, ti danno il permesso, ti hanno presa…è qui che parte tutto..!! Ogni giorno c’è una carta, un documento e un viaggio diverso che i tuoi si devono fare per raggruppare tutto…ma fa parte del gioco perchè sentire la tua mamma che dice che non vede l’ora che tu parta per sapere che ci sono tutte le carte pronte, come si dice…non ha prezzo!! (So che lo diceva con amore!!)
I miei mesi pre-partenza sono passati così, veloci a volte e lenti in altre, preoccupandosi di avere tutte le materie sopra e di come fare per salutare tutti prima di partire…Perchè la partenza arriva così in fretta: dici che manca un mese e il giorno dopo ti ritrovi a finire di fare la valigia esattamente mezz’ora prima di partire.!!
Quindi saluti i tuoi vecchietti e parti, il viaggio è semplice, tutto abbastanza organizzato, specialmente se sei in compagnia.!!
Quando arrivi nell’ultimo aeroporto e aspetti la valigia ti ritrovi e sperare che la tua host-family si sia dimenticata di venirti a prendere ma quando esci e senti il “papà” che ti chiama per nome come un matto e ti scatta le foto dandoti un mazzo di fiori, bè, un po’ ti senti a casa..!!
La prima settimana, devo essere sincera: è orribile! Tutto il mondo si tormenta la sera, prima di andare a letto, io invece mi ritrovavo tutte le mattine a piangere svegliandomi, immaginatevi che gioia per questa povera famiglia..!!
Ma tranquilli…piano piano passa: inizi a piangere ogni due giorni, ogni tre, una volta per settimana, fino a quando piangeremo prima di andarcene..!! All’inizio è così…ti manca tutto, ti chiedi chi te lo abbia fatto fare, metti la faccia nell’asciugamano e speri di aprire gli occhi ed essere a casa, ma bisogna tenere duro perchè se sei arrivato dove sei vuol dire che lo hai voluto veramente, che lo stai facendo per te stesso, e che ti prenderai tutto il tempo che vuoi per abituarti, senza nessuna obbligazione: questo non vuol dire chiudersi in camera con internet, ma reagire, prendere e andare a camminare se sei stanco di piangerti addosso davanti alle foto, entrare nel supermercato solo per vedere che marche di biscotti ci sono, uscire e non pensare…saltella se ne hai voglia…la cosa peggiore che ti può passare è quella di rimanere l’italiana un po’ pazza per tutto il paesello…ma in fin dei conti che importa..!!
Le sensazioni forti non finiscono però: il primo giorno di scuola, i primi inviti ad uscire da parte dei vari gruppetti in classe che poi imparerai a conoscere ed a scegliere, o forse no, a me per esempio è piaciuto rimanere amica di tutti; il consiglio più grande che vi posso dare è quello di provare a non perdere nessuna occasione e di dire sempre grazie con un bel sorriso (anche se non avete capito niente…dopo qualche tempo vi farete delle grandi risate con gli amici a proposito di questo)
Passano le settimane, i mesi, e pian piano ti abitui a questa nuova vita fino a renderti conto che stai vivendo veramente così, che tutto questo sta succedendo veramente a te, che qui i fiumi non sono azzurro specchio per finta ma veramente, che le persone che ti circondano, piano piano, non ti sono più amiche solo per poter dire “io ho parlato con una italiana”, ma perchè ti vogliono veramente bene, perchè gli piace averti alle feste, gli piace correggerti nei verbi e spiegarti quale bus prendere per tornare a casa o chiamarti un taxi..!!
Spero veramente di non star sembrando impazzita scrivendo tutto questo e so perfettamente di essere stata veramente fortunata in tutto il mio viaggio: ho trovato una famiglia spettacolare che mi ha accettata subitissimo, dei professori speciali (anche se vedendo spiegare matematica a volte la nostalgia sale), una segretaria adorabile (e chi vuole capire capisca), degli amici indescrivibili alla quale ho imparato a volere veramente veramente bene perchè riconoscere tutto quello che hanno fato per me è il minimo che possa fare, uno “stile di vita” che adoro e…non so quanto ancora..!!
Non tutti sono stati così fortunati, lo so per certo, per questo non so se fossi io la persona giusta per scrivere questo “riassunto”, però c’ho provato a mettere anche le cose negative, veramente c’ho provato, ma ragazzi sono così entusiasta, felice, e non so che altro, che posso solo dirvi di provarci…veramente…provateci: non fatelo per scappare da qualcosa che non vi piace, non fatelo per gioco o semplicemente per imparare una lingua, o peggio ancora perchè qualcuno sia fiero di voi…fatelo perchè lo sentite vostro, perchè lo sentite come qualcosa che può rappresentarvi e riuscire a cambiarvi..!! (non abbiate paura di cambiare…fa parte del gioco.!)
So per certo di star imparando tanto da questa esperienza, anche rimanendo indietro con il tedesco e dimenticandomi un po’ di grammatica italiana, e so
che sarà qualcosa che mi rimarrà dentro per molto moto tempo..!!
Spero di essere stata di aiuto e di non essermi dilungata troppo…
Ciao a tutti…salutatemi Predazzo e tutta la mia valle, la neve, il freddo (io ballo fra i 25 e i 30 gradi quotidiani
E in bocca al lupo per tutti quelli che partiranno per questa esperienza così grande e bellissima..!
Claudia Covi ’93
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