Predazzo Ottimo bilancio per la cooperativa, con un giro di vendite di 11,5 milioni e…
PREDAZZO. L’Imu, assieme alla discussione sulle priorità di alcuni lavori pubblici, ha tenuto banco l’altra sera in consiglio comunale a Predazzo che ha approvato con i 13 voti della maggioranza, l’astensione di Marco Felicetti di Predazzo Democratica e il «no» degli altri 5 consiglieri di minoranza (era assente Andrea Giacomelli) il bilancio preventivo 2012 che pareggia sui 13.870.000 euro. Sull’Imu, che peserà sui cittadini, ma che lascerà invariato l’introito del Comune, si è speso il presidente del consiglio Leandro Morandini che ha chiesto alla maggioranza di diminuire le aliquote per la prima casa aumentandole per le seconde case. La sindaca Maria Bosin ha spiegato però che, non potendo aumentare le detrazioni, la modifica tariffaria avrebbe premiato soprattutto le ville dei più facoltosi, incidendo in misura irrisoria sulla maggior parte delle normali abitazioni. Circa gli interventi in conto capitale, che ammontano a circa 7 milioni di euro la minoranza ha presentato 3 emendamenti al bilancio, fatto insolito per Predazzo. In particolare il prolungamento dell’acquedotto Bellamonte-Predazzo dalla piscina fino al serbatoio del maso Brigadoi, finanziandolo con le risorse destinate al riordino dei magazzini comunali, il rifacimento dell’acquedotto da via de Val a via Seradori a Bellamonte, togliendo risorse dalla bonifica dell’area dei magazzini comunali, che dovrebbero essere trasferiti al capannone Croce, e la sistemazione della piazza fra il municipio e il condominio, utilizzando i fondi che la giunta ha previsto per un parcheggio a Bellamonte accanto al centro servizi e per la sistemazione del piazzale del maneggio che lo stesso presidente dei concorsi ippici ha giudicato quasi eccessivo. Lo stanziamento per questo intervento è stato effettivamente previsto, ma per un errore è stato attribuito alla sola sistemazione di via Dellagiacoma. La minoranza tuttavia, ad eccezione di Marco Felicetti, ha voluto stranamente votare egualmente l’emendamento. Sugli altri interventi la sindaca Bosin ha spiegato, anche con l’apporto tecnico dell’ingegner Pellegrin, le ragioni delle scelte prioritarie della maggioranza pur concordando sulla necessità di alcuni interventi, ma dando loro diversa priorità. Fatto sta che Marco Felicetti si è astenuto, condividendo molte delle opere previste: la nuova biblioteca, l’esposizione del museo, il piano fontane (peraltro rivisitato rispetto al progetto originale), il parco fluviale sull’Avisio, la politica per la prima casa, ma chiedendo anche più risorse per il paese: via Dante, via Mazzini, la passeggiata della “rampa”, etc. Più dura il resto della minoranza che ha votato contro il bilancio illustrato con un’interessante e dettagliata relazione divisa per progetti e per settori. Tutti hanno però concordato sulle scelte fatte per la parte ordinaria martoriata dal decreto “salva Italia”.
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