Predazzo, concerto rock solidale per Emergency

Da il 25 febbraio 2014
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Venerdì 28 febbraio 2014 ad ore 20.30 presso lo Sporting Center di Predazzo

per organizzazione di Emergency – Gruppo di Fiemme e Fassa, è in programma “Il Rock sta con Emergency” concerto benefico realizzato da cinque gruppi musicali: Cajones, Navara, Special Guest, Piglets e Andrea Dodicianni.
Il concerto ha il patrocinio del Comune di Predazzo ed il sostegno di un gruppo di sponsor: Banca Popolare Volksbank, Gest Suono Luce di Trento, Misconel, Ski Center Latemar, Sporting Center Predazzo e Zorzi Max di Ziano di Fiemme.
I proventi della serata andranno a favore della foresteria del centro “Salam” di cardiochirurgia a Khartoum in Sudan intitolata alla memoria dei “Caduti del Cermìs 1976-1998″.
Un pre-serata “rockeggiante” per sostenere la foresteria del centro “Salam” di cardiochirurgia a Khartoum in Sudan, intitolato alla memoria dei “Caduti del Cermis 1976-1998″.

L’ingresso è a offerta libera.

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A Soba, villaggio a 20 chilometri da Khartoum, Emergency ha costruito il Centro Salam di cardiochirurgia, l’unica struttura specializzata e gratuita in Africa.

Il Centro Salam offre cure a pazienti affetti da patologie cardiache – in particolare malformazioni congenite e patologie valvolari originate da febbre reumatica – che non avrebbero altra possibilità di essere operati gratuitamente da un’équipe altamente specializzata.

Operativo da aprile 2007, è gestito integralmente da Emergency, sia dal punto di vista clinico sia dal punto di vista amministrativo. Il personale internazionale segue la formazione dello staff medico locale affinché vengano garantiti alti standard di cura e venga incrementata la professionalità dello staff sudanese e dei paesi confinanti. 

Un Centro regionale 

Il Centro di cardiochirurgia è collegato a una rete di Centri pediatrici dislocati in alcuni dei paesi confinanti, dove lo staff di Emergency provvede anche allo screening cardiochirurgico dei pazienti da operare a Khartoum e al loro successivo trattamento post operatorio. Finora sono stati operati pazienti provenienti da 25 paesi diversi:  Sudan, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Kenya, Ruanda, Sierra Leone, Tanzania, Uganda, Zambia, Nigeria, Iraq, Ciad, Giordania, Somalia, Burundi, Gibuti, Zimbabwe, Senegal, Burkina Faso, Afghanistan, Sud Sudan, Liberia, Italia (cittadini italiani temporaneamente residenti in Sudan).
Uno degli obiettivi del progetto è favorire i rapporti dei paesi coinvolti attraverso la reciproca collaborazione in campo sanitario in una regione segnata da decenni di conflitti. Anche per questa ragione, il Centro di cardiochirurgia si chiama Salam, “pace”. 

Per saperne di più sul Centro Salam, visita www.salamcentre.emergency.it

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