Ieri sera domenica 5 giugno è stata celebrata la ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù…
Predazzo – In occasione della ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù è riapparso nella serata di domenica 10 giugno il simbolo luminoso sul monte Feudo.
L’iniziativa del «Gruppo Rievocazioni Storiche e Vicini del Feudo» di Predazzo, coordinato da Luigi Felicetti «Tina» che da anni si rende protagonista di interessanti proposte legate alla storia ed alle tradizioni della borgata.
Tra esse, in collaborazione con il Gruppo «Rico dal Fol», anche l’allestimento di grandi croci luminose sulle montagne circostanti, in occasione del Venerdì Santo nella settimana di Pasqua e dei fuochi di ferragosto in occasione della Festa dell’Assunta, il 15 agosto.
“Dopo alcuni anni che si allestiva il simbolo cristiano con i fuochi di resina siamo passati ad un metodo più sicuro, la luce elettrica.
Ora, con l’aiuto di un generatore accendiamo le lampadine sospese a dei piantoni conficcati nel terreno”, ci racconta Luigi Felicetti.
Quest’anno abbiamo avuto anche l’onore di avere con noi il parroco di Predazzo don Giorgio Broilo che ha voluto salire con noi sul monte Feudo per allestire il grande cuore con croce luminosa.
La ricorrenza dei fuochi del Sacro Cuore di Gesù è legata ad una antica tradizione altoatesina che affonda le sue radici nel lontano 1796 e che si ripete ogni anno, all’inizio di giugno, sulle montagne del Tirolo, con l’accensione di falò per ricordare i pericoli corsi a seguito delle invasioni delle truppe napoleoniche.
Nel 1796 il governo tirolese, riunito a Bolzano, decise di pregare e chiedere aiuto a Dio, affidando la regione al Sacro Cuore di Gesù e pensando anche di mobilitare la popolazione attraverso i corpi degli Schutzen, truppe locali risalenti nella loro istituzione al 1511, per la difesa del territorio alpino.
«Quindici anni dopo durante i combattimenti di Andreas Hofer contro le truppe franco-bavaresi sul Bergisel, nei pressi di Innsbruck, venne rinnovata la solenne promessa di consacrazione al Sacro Cuore di Gesù.
Tre furono le vittorie delle truppe locali e in quell’occasione si decise di spostare la ricorrenza iniziale alla domenica successiva ovvero alla domenica dopo la solennità del Corpus Domini, solitamente verso la metà di giugno. I fuochi raffigurano la forma di una croce o di un cuore; qualche volta compare la sigla INRI (della croce) oppure IHS (di Cristo Salvatore).
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