Al via la nuova edizione estiva 2015 dell'Aperitivo con l'Autore, la rassegna letteraria ormai…
Predazzo, l’appello di Bertoldi (Ama) all’incontro contro il gioco d’azzardo organizzato dalle Acli. Quando il gioco non è più un gioco. Con questo titolo il circolo Acli in collaborazione col Comune di Predazzo ha proposto l’altra sera una serata informativa sul gioco d’azzardo e nuove dipendenze con la dottoressa Marialuisa Griech del Sert di Trento e il dottor Stefano Bertoldi dell’associazione Ama (auto mutuo aiuto). Una serata che, al di là della conferma di alcune cifre incredibili (80 miliardi di euro bruciati in un anno) ha offerto due spunti importanti per affrontare anche in valle il problema, su cui l’Ama di Trento lavora da tempo, ma che è diventato d’attualità in questo ultimo anno a causa del diffondersi delle slot machine in ogni dove.
Il primo spunto è venuto da una signora disperata che, grazie a questo incontro è riuscita, portando con se il marito, a chiedere ciò che ognuno dovrebbe chiedere in cuor suo: ma perché non incentivate i baristi a togliere le slot machine dai bar? Come dire: se il gioco è una droga perché si accetta che si spacci in ogni esercizio pubblico? Una presenza coraggiosa che ha stimolato ancor più i presenti (molti i membri dei club alcologici territoriali che le dipendenze le conoscono bene) a trovare una soluzione che possa avvicinare i familiari dei gioco-dipendenti anche nelle valli di Fiemme e Fassa. Un’ipotesi è quella di fare riferimento proprio ai club per far germogliare anche in valle un gruppo di auto mutuo aiuto come quelli presenti a Trento e che attualmente seguono 52 persone contro le 5 del 2007. Come ha sottolineato anche il dottor Claudio Zorzi il gioco sociale è del tutto assimilabile al consumo moderato di bevande alcoliche, ma entrambi rischiano di portare alla dipendenza. Una strada è stata comunque aperta e ne hanno preso atto anche la sindaco Maria Bosin e gli assessori Lucio Dellasega e Giuseppe Facchini che hanno partecipato all’incontro assieme ad una trentina di persone a cui era rivolto l’invito di Bertoldi: «Non impiegate nemmeno un euro nel gioco e usate i soldi risparmiati per cultura e relazioni sociali». (f.m.) trentinocorrierealpi
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