PREDAZZO. Già lo scorso anno si erano registrati mugugni e perplessità. Quest’anno la questione è finita in consiglio comunale. Si tratta della biciclettata “Aragosta al bar 2009” che si è svolta lo scorso 29 agosto, e che è stata anche oggetto di un’interrogazione del consigliere Dino Degaudenz della Lista per Predazzo. Un documento pieno di accuse. «Ho potuto rendermi conto dei disagi a cui è stata sottoposta la popolazione e dell’immagine altamente negativa nei confronti degli ospiti». scrive il consigliere di minoranza di Predazzo sottolineando i commenti non certo edificanti raccolti fra i turisti. «Ritengo del tutto fuori luogo bloccare un paese per permettere a dei giovani di potersi ubriacare passando da un bar all’altro», prosegue Degaudenz, che in particolare sottolinea una contraddizione stridente quella, scrive il consigliere, di «negare la distribuzione del vin brulè a S. Martino perché l’alcol fa male, permettendo poi di trasformare il paese in una balera dove l’alcol e qualcosa d’altro vanno benissimo».
Lo scorso anno una ragazza è andata in coma etilico, ricorda Degaudenz, e quest’anno vi sono stati ancora dei problemi, ma tutto va bene. La zona del campo sportivo è diventata un bagno pubblico, denuncia ancora il consigliere nell’interrogazione, il quale si chiede come sia possibile offrire agli occhi dei turisti un party in centro paese come fosse un avvenimento di rilevanza culturale, di tradizione, di attenzione nei confronti dei giovani. Degaudenz ritiene che non ci siano giustificazioni per il ruolo che ha avuto l’amministrazione e ha chiesto al sindaco le motivazioni dell’autorizzazione, le misure cautelative, le forze pubbliche presenti, la ragione per cui si è consentito che la manifestazione andasse oltre l’orario di chiusura delle strade, se la tendopoli al campo ippico sia autorizzata e se non vi sia stridore tra l’organizzazione di giornate senza alcol e l’autorizzazione dì questi eccessi.
Il sindaco Silvano Longo ha risposto che per ragioni di sicurezza determinate manifestazioni richiedono la chiusura delle strade per motivi di sicurezza, che è stata garantita la presenza dalla polizia municipale, dei carabinieri e dei carabinieri in congedo e che l’ordinanza è stata prorogata fino alle 18 per consentire il deflusso dei partecipanti. Le tende erano già presenti al campo ippico e pertanto si è ritenuto di autorizzarle sotto il controllo dei Vigili urbani.
Quanto alle contraddizioni evidenziate dal consigliere di minoranza, Longo afferma che «sarebbe auspicabile uno scenario scevro da taluni eccessi». Il sindaco difende tuttavia la manifestazione, «evento che ha quale obiettivo la socializzazione dei partecipanti». auspicando peraltro un’analisi approfondita del problema, e affermando con un colpo al cerchio e l’altro, è davvero il caso di dirlo, alla botte, che l’impegno dell’amministrazione c’è stato su questo terreno, ma che «sarebbe controproducente disattendere le aspirazioni di quei giovani animati da buona volontà e voglia di fare».
di Francesco Morandini
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