MIRTILLO si avvicina, guarda l’anello, gli gira intorno, lo annusa, lo tocca, era veramente buffo…
LA SAGA DEI PESCIGNOCCO – 5^ PUNTATA
Lui Marcello sta al gioco, vuole bene ai suoi amici ma in cuor suo desidererebbe stare un po’ da solo perché… pensava: “e se fosse tutto vero?… dovrei provare… poteri speciali!…”. Salito sul pullman che li riporta a casa si mette dietro così spera di poter verificare magari gli occhi laser come gli sembrava avesse detto qualcuno dei pescignocco. Lui provava e riprovava a stringere gli occhi, ad aprirli al massimo, a chiuderli ma non succedeva niente! E poi cosa poteva significare la vista laser, che avrebbe mai potuto fare di diverso…?
Gli amici gli chiedevano se avesse problemi agli occhi visto che li muoveva in continuazione “Marcellooo, oh che tu fai: c’hai l’occhi a telescopio?” e lui rispondeva con un vago cenno del capo dicendo “mi bruciano gli occhi, avete del collirio?”.
E che dire del volo, mah, lui provava a volare saltando dal predellino della corriera ma, a parte lo scherno degli amici (“oh che se’ ancora ciucco, bischero?”) e una brutta storta, niente di nuovo era successo. Così, arrivato a casa, si convince che è stato tutto uno scherzo del buon vino e poggiato lo zaino, stanco sfinito, si addormenta sul divano.
LA MAGIA E’ FANTASIA?
La vita di Marcello dopo l’avventura di Cala di Forno si svolgeva tranquilla, tra il lavoro, gli amici e le solite abitudini. Lui ogni tanto tornava con il pensiero alla notte della magia ma siccome non era più successo niente, nessun potere speciale si era manifestato, si era quasi convinto che tutta questa storia dei pescignocco fosse solo un oggetto della sua fantasia.
“Ma certo” si diceva “sarà stato l’effetto del vino, sarò stato condizionato dai racconti dei miei parenti… quei pesci che ho visto… forse erano solo ombre, o allucinazioni enologiche…”.
Tempo dopo Marcello Pescegnocco si trovava una sera solo soletto in una trattoria a Batignano, dove sapeva di trovare i famosi gnocchi di cui lui era molto goloso. Quella sera oltre ai soliti gnocchi al pomodoro e basilico avevano preparato anche il sugo mare e monti con funghi e seppioline e la nuova ricetta con melanzane, provola affumicata e spolveratina di menta.
“Se lei lo vòle” dice il cameriere premuroso, “le porto ‘n piatto abbondante d’assaggini di gnocchi”.
Beh, che scorpacciata per Marcello: ha voluto assaggiarli tutti e si è riempito a tal punto che la camicia gli si apriva sulla pancia che era tonda come un monticello. Non riusciva poi ad identificare un sapore per lui insolito che dava un tocco di novità a uno dei sughi, ma vista la quantità e la voracità della mangiata i sapori si erano mischiati troppo velocemente. Se ne stava seduto, quasi sdraiato, sulla sedia aiutando la digestione con un bicchierino del cosiddetto amaro della casa. Gli gnocchi nella digestione facevano strani rumori e anche qualche movimento ma il tutto era piacevole, una piacevole digestione. Stava quasi per sonnecchiare il nostro amico Marcello, anche il fresco vinello aveva dato il suo contribuito!
Ad un tratto sente un urlo, si sveglia all’improvviso e vede un bambino che sta attraversando la strada mentre sopraggiunge una macchina a gran velocità.
“ATTENTOOO”… VRRRRRRUM…
Di scatto si alza mettendo istintivamente avanti le mani come per frenare il bambino o la macchina e… di colpo la macchina si ferma!
CRRRRRRRRRR…
Gran frastuono, urla, pianti, si sfoga la paura, il conducente della macchina non capisce come è riuscito a fermarsi, dato che non aveva visto il bambino. Tra un po’ di confusione e un po’ di emozione la cosa si placa, fortunatamente finita bene, con le scuse di tutti e una sgridata al bambino vivace.
L’unico turbato è lui Marcello Pescegnocco che sta da una parte e si osserva le mani, non capisce: “è stato un caso fortunato o sono stato io a fermare la macchina?”.
Le sue mani sono calde e l’animo è in subbuglio… “la magia… ma allora è vero!” Prova a usare le mani cercando di spostare degli oggetti, prova a fermare altre macchine di passaggio con la forza delle mani… niente, non succede niente. Rammaricato del dubbio rimasto, ma soddisfatto della piacevole serata, si avvia verso casa, cercando di non pensare alla magia ma continuando a pensarci.
DECOLLI E ATTERRAGGI
Intanto continuavano le prove di volo: che via vai quella mattina su Cala di Forno, sembrava un vespaio più che una cala, con tanti pescignocco in decolli dalla roccia e atterraggi con schizzo! Si potevano vedere i pescignocco volare sopra l’acqua e… ecco BU esibirsi in una capriola in volo… e io KU serissima andare su e giù per la cala sperimentando le varie velocità seguita da pescegnocco Rosa eccitata dalla velocità del volo e CIPPOLLOTTO starle dietro, sicuro stavolta di affascinarla con qualche battito di pinna. E che dire di PREZZEMOLO che faceva un figurone con i suoi nuovi occhiali da volo!
Si sentiva in alto un solo WRRRR e in basso a filo dell’acqua un solo RRRRR dei pescignocco in prova-motoscafo. E sotto l’acqua si pinnava tipo sommergibile, un po’ su un po’ giù in verticale e in orizzontale; le pinne multi-uso erano davvero eccezionali tranne che per qualche scontro per fortuna di lievissima entità!
Altra stupenda magia era la possibilità di cambiare colore alle squame, bastava pensare un colore e subito le squame si coloravano, potevano essere rosse o arcobaleno oppure verde bosco, che era il colore preferito da pescegnocco BU il cui maggior desiderio sarebbe stato quello di essere un orso bruno.
La stella W aveva anche detto che la magia avrebbe avuto anche altre possibilità che noi avremmo scoperto al momento opportuno e la magia si sarebbe potenziata nel contatto con Marcello Pescegnocco.
Purtroppo noi, un po’ eccitati dalla possibilità del volo, un po’ sorpresi da tante novità, ci eravamo dimenticati di fare domande su come contattare Marcello Pescegnocco e SOPRATTUTTO COSA ERA E QUALE ERA LA MISSIONE!?!
Mah, a vederci sfrecciare non sembravamo poi così preoccupati, prima o poi anche questa cosa si sarebbe svelata, pensavano i più saggi!
wrrrrrrr… zzzzzzzz… fffffff… pof pof… splash… punfete pu…
LA SIGNORA ELISA
La vita di Marcello Pescegnocco continuava indisturbata. Il suo lavoro di guardia giurata lo impegnava, ma fortunatamente niente di così grave stava succedendo. Tranne il pensiero della magia che ormai era costante, quasi ossessivo, sia al lavoro che a casa.
“Ma la macchina come si è potuta fermare così improvvisamente? E perché le mie mani erano bollenti…” pensa e ripensa Marcello.
Provava continuamente la forza delle mani, tanto che si era isolato dagli amici perché era sempre pensieroso e non poteva condividere con nessuno questa sua esperienza perché lo avrebbero preso per pazzo.
Fine della quinta puntata
Le altre 18 puntate verranno pubblicate a cadenza settimanale nella giornata del mercoledì. L’intero racconto verrà aggiornato settimanalmente nella pagina dedicata: “La Saga dei Pescignocco” . Se vuoi ascoltare il racconto clicca sul tasto “Listen” in cima all’articolo.
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