A seguito di quanto accaduto ieri a Trento (vedi articolo: Bocciature assurde al Concorso Pediatri per…
Di Luigi Piazzi - Pala-Fiemme strapieno grande risposta dei valligiani.
L’incontro era stato organizzato come una predica vescovile al popolino.
Un moderatore doveva alternare gli interventi dell’esperto del Ministero dott. Jorizzo, dell’Assessore Luca Zeni, e del Direttore Bordon.
Ai lati del suddetto triumvirato sedevano la responsabile dipartimento pediatria dott.ssa Annunziata di Palma e un tale che non è stato nè presentato nè considerato per tutta la serata.
Nessuna traccia o menzione del presidente Ugo Rossi, nemmeno una frase di circostanza dell’assessore (.. il presidente .. o .. precedenti impegni …) NULLA – VUOTO – ASSENZA TOTALE.
L’esordio dell’esperto del ministero è stato sconcertante, video scaricati da youtube con aerei che si stavano per scontrare e foto di hostess in posa davanti ai velivoli, il tutto condito da chiacchere di una banalità incredibile sulla sicurezza nei voli aerei.
Dal mio punto di vista un tentativo di prendere per i fondelli le persone. Infatti, dopo neanche 2 minuti di patetica esposizione, la platea ha iniziato a fischiare sonoramente il relatore il quale ha pensato bene di interrompersi. Solo l’intervento del sindaco di Cavalese ha permesso di calmare gli animi.
Comunque l’intervento di Welponer ha permesso al dott. Jorizzo di portare a termine la propria esposizione; 35 minuti di aria fritta, numeri a caso su un PowerPoint per dire in sostanza:
1) Nel 2010 sono successi diversi casi di malasanità che hanno coinvolto partorienti; di conseguenza lo stato ha deciso di studiare degli standard per garantire sicurezza.
2) I punti nascita piccoli sono pericolosi perché gli operatori non sono abituati ad una casistica ampia e quando succede qualcosa non sanno intervenire al meglio.
3) Cavalese e Cles hanno ottenuto la deroga perché consideratati punti nascita situati in aree disagiate.
4) Perché la deroga sia valida devono però essere presenti tutte le figure professionali richieste.
5) Cles rimane aperto e Cavalese è chiuso perché a Cavalese non è stato possibile trovare i pediatri.
Ha quindi preso la parola il dott. Bordon, altro PowerPoint autocelebrativo, con indicate tutte le attività che l’azienda sanitaria avrebbe fatto per cercare di assumere i pediatri per Cavalese.
Un elenco di fallimenti, concorsi andati a vuoto e tentativi deludenti. Non una spiegazione della serie di insuccessi, tranne il velato far capire che il vero motivo di tutto ciò sarebbe da ricercare nel fatto che nessuno vuol venire a lavorare a Cavalese.
In sala vi era un pediatra (dott. Arturo Giustardi) che continuava a chiedere la parola, dopo svariati tentativi e dopo che la platea aveva cominciato a rumoreggiare gli è finalmente stata data la possibilità di interrompere il monologo dei burocrati. Il dott. Giustardi Ha detto di aver chiamato l’azienda sanitaria è di non essere mai stato ricontattato.
Il Dott. Bordon ha risposto facendo vedere il messaggino che gli aveva mandato e i due tentativi di chiamarlo effettuati da qualche suo collaboratore. Mi è sembrata una polemica veramente di basso livello sullo stile giornalismo spazzatura che va tanto di moda. Credo che di fronte alla criticità della situazione il punto vero era: C’è un pediatra disposto a venire a Cavalese ci avete parlato? Avete fatto di tutto per mettervi in contatto con lui? E su queste domande ovviamente NULLA!
Bordon mi ha trasmesso una brutta sensazione di uno che sta tentando di farti ingoiare la sua verità e non credo di essere stato l’unico perché la sala ha iniziato a chiedere sempre più rumorosamente l’intervento di Alessandro Arici.
A questo punto il progetto di predica era tragicamente fallito e nonostante i tentativi del moderatore di far riprendere la litania hanno dovuto dare la parola ad Alessandro Arici.
Arici è stato molto efficace ha evitato qualsiasi polemica ma ha precisato diversi punti della storia che erano stati volutamente tralasciati o raccontati parzialmente poi ha invitato un altro pediatra presente in sala ad alzarsi.
Il Dott. Cristiano Flumini ha raccontato la sua versione dei fatti diversa ovviamente da quella prospettata dai burocrati di stato/provincia. Senza scendere nei dettagli si è capito chiaramente che:
1) Trovare pediatri è difficile perché ce ne sono pochi e la maggior parte di questi preferisce vivere e lavorare in città.
2) L’impegno profuso dall’azienda sanitaria per cercare una soluzione per Cavalese è stato per così dire controverso.
Ora però ci sono 4 pediatri, uno può essere a gettone e c’è un concorso con 7 candidati dei quali 3 disposti a lavorare a Cavalese.
Fin qui Zeni non aveva detto una parola. Quando ha preso il microfono ho pensato che la gente potesse iniziare la contestazione perché vista l’assenza del presidente lui era il responsabile politico della vicenda.
Invece Zeni ha fatto un bel discorso, si è definito parafulmine di una situazione non creata da lui, ha definito una sconfitta la SOSPENSIONE di Cavalese e ha promesso la riapertura. Ha poi parlato dei pericoli di uno scontro tra Trento e periferia e chiesto la coesione di tutti per riuscire a modificare i parametri richiesti dal ministero.
Mi è sembrato un bel discorso ma vorrei chiedere a Zeni (ma anche a Gilmozzi, De Godenz, Lozzer) allora perché sostenete ancora la politica di Rossi che dal punto di vista dello scontro centro periferie è disastrosa?
Nel pur limitato dibattito che ne è seguito è stata fatta una cronistoria del casino fatto con la sanità trentina, la quale ai tempi di Pedrotti era ai vertici mondiali per qualità, e che da quanto è stata in mano a Rossi è divenuta fonte di continui problemi, polemiche e DIVISIONI.
Sono seguiti gli interventi del Presidente della comunità di Valle e del sindaco di Cavalese, belli e appassionati in particolare Zanon ha chiesto a Zeni/Bordon una data per la riapertura. Data che non è arrivata.
Teniamoci la promessa che il punto nascite sarà riaperto e la consapevolezza che la partecipazione attiva alla vita politica è determinate per difendere i nostri servizi.
Luigi Piazzi
Dopo la giornata campale di ieri un viaggio di tutta la notte per raggiungere Roma! Quanto impegno e quante energie per salvare l’Ospedale di Fiemme! Grazie di cuore, siete semplicemente fantastici!!
Questa mattina in diretta da Roma Parto per Fiemme al TG2 Lavori in Corso, con Denise Nones e Alessandro Arici per salvare il Punto Nascita dell’ Ospedale Di Cavalese
Seguiranno altre immagini e video
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