L’assessore Morandini si dimette per motivi personali: la gratitudine per quanto fatto dai colleghi di…
Il Consiglio Comunale del 28 marzo 2018 ha respinto il ricorso promosso dalla Pro Loco Bellamonte a riguardo dello spargimento selvaggio di liquami sul territorio di Bellamonte.
La Pro Loco Bellamonte ha voluto mettere per iscritto la propria posizione per ribadire quanto già espresso nell’incontro pubblico del 15 marzo nella sala Aldo Moro di Bellamonte.
Ecco la lettera:
A seguito degli scritti e degli incontri che si sono tenuti, vedi riunione del 15 marzo u.s. a Bellamonte e del voto del Consiglio Comunale del 28 marzo 2018, si vogliono precisare alcuni aspetti della posizione che Bellamonte ha assunto nei confronti della Amministrazione Comunale.
Se si pensa che la posizione è di alcuni singoli abitanti che magari per aspetti politici se la prendono con l’Amministrazione Comunale si sta prendendo un grosso granchio, la protesta è di Bellamonte intera, una o due persone che dissentono ci stanno anche nella nostra collettività, siamo in democrazia.
Abbiamo un portavoce per Bellamonte che esprime le posizioni di tutti e non le sue personali, anche se è partecipe convinto di quello che stiamo facendo.
Vogliamo chiarire alcuni aspetti in quanto durante l’incontro proposto dal Comune ,il 15 marzo u.s a Bellamonte, durante l’intervento del nostro portavoce vi è stato l’Ass. all’Agricoltura e Turismo che per tre volte ha detto “balle” .
Ora non è nostra consuetudine dire “balle” , ci siamo documentati e confrontati con realtà molto più grandi e professionisti al di sopra delle parti, proprio perché non vogliamo dire “balle” ma solo la verità per trovare un momento di confronto aperto , di dialogo e non scontro , nella ricerca di quell’equilibrio che dovrebbe garantire la Pubblica Amministrazione, ma che anche per ovvi motivi non riesce o non vuole dare.
Vi diamo alcuni riferimenti e calcoli che non sono fantasie, a meno che i Professionisti incaricati , non abbiano scritto sciocchezze.
Si scrive di 7700 tonnellate di liquame portato al biodigestore dalle 7 aziende che vi aderiscono, si può parlare quindi di 7.700.000 chili di liquame che ritorna con il nome di liquame biodigestato a questi vanno aggiunti 1.360.000 chilogrammi di liquame che non viene portato al biodigestore.
Si afferma che vi sono 400 ettari di territorio ove può essere sparso il liquame detto biodigestato quindi si tratta di sversare 22.650 chilogrammi di liquame e liquame biodigestato su ogni ettaro di terreno.
Questo fra la piana di Predazzo e il Paese di Bellamonte.
Il fatto di portare la distanza dalle case a 10 metri per lo spargimento dei liquami digestati e a 50 metri ( come prima) il liquame non digestato non risolve il problema della enorme divaricazione esistente e delle grosse problematiche di questi ultimi anni, che rendono la situazione molto grave.
Il liquame digestato che esce dal biodigestore mantiene intatti gli aspetti negativi , vedi azoto ammoniacale, fosfati, fitofarmaci , che portano alla distruzione dell’ambiente montano, patrimonio inestimabile non più ricostruibile.
L’ottanta per cento del territorio di Bellamonte è irrimediabilmente distrutto, abbiamo chiesto a gran voce di salvaguardare il poco che è rimasto e ci viene risposto picche, abbiamo chiesto di ripristinare la chiusura totale dal 1 luglio al 31 agosto in quanto in piena stagione turistica e ci viene risposto picche.
Ci sono problematiche grosse legate alla salute pubblica che evidentemente non interessa nessuno.
Viene detto che vi è la cartografia che delimita le zone urbane, ma allo stato attuale non vi è alcuna cartografia allegata al regolamento di Polizia Urbana che fa evidentemente testo per le verifiche che l’Amministrazione d’altra parte non vuole fare.
Vi è una enorme disparità fra territorio e animali presenti , questo porta solo ad interessi di parte scaricando sulla collettività tutti gli aspetti negativi anche se questi portano danni economici alle altre categorie di Operatori presenti sul territorio e a grosse limitazioni e grandi difficoltà respiratorie nei confronti dei Cittadini e Ospiti.
Tutto quello che chiediamo va nella ricerca di un equilibrio che non vuole dire chiusura ma solo trovare una strada percorribile che tenga conto della realtà in cui si opera , non ci pare di chiedere troppo.
Stante la situazione si mette Bellamonte contro gli Operatori Agricoli e questo per sfilare l’Amministrazione Comunale che è l’Organo che ha deliberato la modifica del Regolamento di Polizia Urbana, nel vano tentativo di dire non è colpa nostra.
Di fatto la responsabilità di tutto quello che stà accadendo è responsabilità per intero di chi Amministra il Comune in quanto la domanda da parte di un settore è lecita, ma è irresponsabile di chi la avvalla senza tenere conto degli aspetti negativi e delle ripercussioni anche economiche che si porta dietro una decisione del genere.
Il Presidente della Unione Allevatori di Fiemme e Fassa nel recente incontro a Predazzo ha invitato tutti gli allevatori a non spargere liquame durante i periodi di maggiore afflusso turistico. Questo per evitare che le Amministrazioni comunali siano costrette a modificare in senso restrittivo i regolamenti in vigore. Come è possibile che il Comune di Predazzo abbia deliberato l’esatto contrario, ossia si autorizza gli agricoltori a buttare liquame in PIENA stagione turistica . Quali interessi si stanno difendendo ?
Perché non si dice chiaramente che gli indirizzi operativi corretti indicano un solo sversamento del liquame in primavera per Bellamonte stante il fatto che siamo a 1400 metri di altitudine ed è impossibile effettuare tre sfalci pertanto la logica ovvia è quella di non caricare il terreno di azoto per nulla in quanto brucia tutto senza dare alcun risultato, di fatto si arrecano danni ambientali enormi senza alcun vantaggio per l’agricoltura , salvo il fatto di disfarsi di una enorme quantità di chili di liquami e liquami digestati.
Inoltre non si dice nulla su quanto evidenziato ossia che vi è una differenza enorme fra territorio e animali., e quindi o si riducono gli animali presenti sul territorio o si acquisisce altro terreno a prato, ecco perché i lavori di disboscamento delle pendici del Viezzena, perché l’Assessore invece di dire “balle” non dice che nella zona di prato fiorito a Bellamonte, si indica un solo spargimento di liquami a inizio stagione.
Perché non si dice che sopra i mille metri ci devono essere regole diverse, che nella piana di Predazzo si possono prevedere tre sfalci mentre a Bellamonte ne sono possibili comunque solo due ?
L’affermare proviamo e poi se non funziona torneremo indietro è un’offesa al buon senso, prima si fanno i danni e poi eventualmente si cerca di rimediare, come se fette importanti di turismo si possano recuperare il giorno dopo.
Bellamonte andrà avanti perché la tutela delle persone e dell’ambiente montano non sono aspetti marginali della vita di una Collettività, l’Amministrazione può provare a girare l’argomento su aspetti personali o politici, purtroppo la strada diventa quella delle segnalazioni alle Autorità preposte sia Comunali che Provinciali, ai divieti da parte dei legittimi proprietari a spargere sia liquame che liquame digestato sui propri terreni e quindi su buona parte del territorio di Bellamonte.
Chi conosce Bellamonte e chi vive a Bellamonte, capisce che questo non è un gioco, viceversa è in gioco una intera economia e una vivibilità di cui l’Amministrazione Comunale sembra disinteressarsene.
Per Bellamonte
La Pro Loco Bellamonte “
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