GEGEN JŰDEN Recital di Renzo Fracalossi e il Club Armonia Per la giornata della memoria Martedì 22…
Al supermercato o in farmacia ricordarsi del mirtillo. Se la memoria perde colpi, il frutto blu del sottobosco potrebbe, infatti, tornare utile a preservare le funzioni cerebrali più a lungo. Lo conferma uno studio scientifico condotto dai biochimici dell’Università di Cincinnati e pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry. Il mirtillo delle meraviglie, spiega Robert Krikorian, coordinatore della ricerca, non solo aiuta la vista in difficoltà, la pelle in crisi di elasticità, ma sembra sostenere anche la memoria nella terza età. Un funzione in cui sono coinvolti gli antiossidanti naturali della bacca, le antocianine, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi e “prevenire e attenuare la neurodegenerazione”.Per provare l’efficacia della cura, gli studiosi hanno offerto ad un gruppo di volontari con più di 70 anni di età, risultati in difficoltà ai test cognitivi per la memoria, 2 tazze di succo di mirtillo, ogni giorno per due mesi. Confrontati con un gruppo di controllo che non aveva ricevuto nessun “aiutino” naturale, i consumatori di mirtillo hanno mostrato risultati migliori ai test. Risultati che per Krikorian e colleghi “sono incoraggianti e suggeriscono che un’integrazione consistente di mirtilli” può offrire notevoli benefici al cervello. (ASCA)
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