VALLE DI FIEMME - Quando la solitudine, la depressione, la malattia generano momenti drammatici e…
Le hanno tolto CIBO E ACQUA.
Appello a Napolitano per Eluana da personalità laiche e cattoliche. Un appello al presidente della Repubblica per salvare la vita a Eluana Englaro è stato lanciato un gruppo di personalità cattoliche e laiche tra le quali spiccano il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, i parlamentari del Pd Paola Binetti e Guglielmo Vaccaro e il direttore di Avvenire, Dino Boffo.
“Signor Presidente – si legge nell’appello – la tragica fine che si prospetta per Eluana Englaro non lascia indifferente la coscienza civile dell’Italia. Eluana è portata a morte senza che sia stata accertata in maniera incontrovertibile la sua volontà, nè l’irreversibilità del suo stato vegetativo. Eluana rischia dunque di morire sulla base di una volontà solo presunta, e sarebbe l’unica persona a subire una tale sorte, poichè nessuna delle leggi sul fine-vita in discussione in Parlamento permetterà più questo obbrobrio”. “Signor Presidente – è scritto – Le chiediamo fermamente di non permettere questa tragedia, che sarebbe un insulto sanguinoso alla storia, alla cultura, all’identità stessa del nostro Paese, convinti come siamo che nessuno deve essere costretto a morire per un formalismo giuridico”. “Le chiediamo – si legge ancora – un intervento perchè di concerto con il Governo sia data una moratoria alla sospensione dell’alimentazione e idratazione cui è sottoposta Eluana, in attesa che il Parlamento – nelle cui fila si è già appalesata un’ampia maggioranza in sintonia con la maggioranza che vi è nel Paese – possa pronunciarsi su un’adeguata legge.Siamo certi che Ella non rimarrà insensibile al nostro appello”.
Tra i primi firmatari sono presenti Giancarlo Cesana, Vittorio Feltri, Mario Giordano, Dino Boffo, Luigi Amicone, Giuliano Ferrara, Rocco Buttiglione, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello, Renato Pozzetto, Mario Melazzini, Carlo Casini, Giampiero Cantoni.
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