PAOLO BROSIO DEDICA UN CAPITOLO DEL SUO LIBRO SULLA MADONNA DI MEDJUGORIE AL TREKKING DEL…
Se vi è un qualcosa che non si può comperare sono i sogni; Spaziano nella nostra mente di notte e svaniscono con l’arrivo del giorno. Ma ci sono altri sogni, quelli che tutti i giorni facciamo e che ci creano tante aspettative per il futuro, che ci portano in cielo illudendoci e anche se non si avverano per un attimo ci rendono felici. Di questi ne ho fatto molti che mi hanno lasciato comunque qualcosa di costruttivo e sopratutto la speranza che magari un giorno ritornino e si avverino. I sogni sono come le idee, entusiasmano e a caldo sembrano palpabili ma devono comunque avere alcune caratteristiche, i presupposti basilari affinchè possano realizzarsi. E comunque anche quando l’idea si materializza e si avvera perchè sia una buona idea deve avere anche un discreto successo.
Ora, che sono a casa tranquillo, capisco che un mio sogno oggi si è avverato. Un sogno lungo due anni, fatto di emozioni, tramonti mozzafiato, faticate e sudate da panico, battaglie perse ma anche guerre vinte. Amici e nemici che comunque tutti hanno contribuito al successo. I primi perchè sono stati la spalla sicura su cui appoggiarsi per recuperare, i secondi perchè sono stati da volano per dimostrare comunque come la caparbietà e la costanza non possono fermarti nemmeno davanti a persone che pesano molto nelle stanze dei comandi.
Monte Castellazzo, Passo Rolle, Trentino 16 giugno 2009 ore 11,30 quando il Chinook, il transatlantico volante dell’Esercito Italiano libera la Croce del Cristo Pensante e riprende il volo, una scarica mi fa vibrare dalla testa ai piedi. In un secondo si liberano tutte le tensioni di due anni e subentra quella soddisfazione data dalla certezza di aver fatto per una volta qualche cosa di buono. Poter vedere il Cristo Pensante per la prima volta nella sua dimora è stata un’emozione che potrei anche spiegare con mille parole ma che comunque non renderebbero. Ma bastano le strette di mano con Mauro, Aldo, Pierpaolo, Federica , Marco e la guida alpina Depaoli per scaricare nel terreno tensioni ed emozioni. Emozioni che comunque ritornano e anche lungo la discesa, quando le gambe scendono e gli occhi girano in continuazione la testa che non vuole lasciare quell’immagine.
Fantastico, in questo luogo dove si è combattuta la prima guerra mondiale ora si vedeva un elicottero concepito per manovre di guerra portare dei simboli di PACE. Anche questo è il trekking del Cristo Pensante.
Ho alle spalle tre mesi di intenso lavoro con la Scuola Italiana eppure mai un giorno di sconforto; ogni volta che sono caduto ho trovato sempre pronta una mano ad aiutarmi e quanto tutto sembrava fermarsi ecco una piccola forza che mi faceva ripartire. Ora se guardo indietro capisco tante cose e comunque ho sempre più la consapevolezza che il Cristo Pensante doveva andare lassù e spero un giorno di averne la conferma.
Una storia nata 25 anni fa nella piazza di Varsavia tra mille bandiere di Solidarnosh…… ma questa è un’altra storia.
Oggi comunque ho realizzato il mio SOGNO.
Un grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno aiutato e che sono davvero molti e che comunque hanno contribuito con me a regalare a tutti i NORDICWALKERS ITALIANI sicuramente uno tra i più belli itinerari da nordic walking dove sul Trekking del Cristo Pensante il ritmo dei bastoncini si integra con il tappeto di rododendri che fa da contorno alla salita e dove tutti potranno sintonizzarsi con il Suo pensiero, se non altro per capire quanto siamo ancora fortunati.
Vi aspetto sui sentieri del Cristo Pensante. Pino Dellasega
Per questa operazione un grazie particolare al Maggiore Di Prospero e all’equipaggio dell’Esercito del Chinook per la loro straordinaria professionalità e cordialita, che viaggia di pari passo con quella dell’equipaggio dell’elicottero della Provincia Autonoma di Trento del comandante Bruno Avi. Grazie al servizio stampa della Provincia Autonoma di Trento, alle aziende per il Turismo di Fiemme, San Martino, Passo Rolle e Vanoi, al Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino e allo staff dell’arch.Nicola Chiavarelli. Agli amici sopra menzionati che mi hanno sostenuto nella posa. Un grazie mio personale al Generale Carlo Valentino che di questa ultima operazione è stato abile tessitore con il Presidente del Club Alpino Italiano professor Annibile Salsa e all’Onorevole Generale Luigi Ramponi
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