Il trekking si svolge interamente sulla catena del Lagorai, uno dei territori meno antropizzati del…
Di Pino Dellasega.
Era il 2004 quando, con altri 4 amici ho ideato e tracciato il Trekking delle Leggende. 200 Km con 16.000 mt. di dislivello compiuti in 59 ore.
Il primo grande anello escursionistico in grado di unire tra di loro tre delle più incantevoli Valli delle Dolomiti, caratterizzate da paesaggi mozzafiato e da una natura incontaminata. Sono le Valli di Fiemme, Fassa e San Martino di Castrozza–Primiero-Vanoi.
Lungo sentieri ben segnalati e collegati si possono ammirare cime maestose, di straordinaria bellezza: Lagorai, Pale di San Martino, Marmolada, Sass Pordoi, Torri del Sella, Catinaccio, Latemar!
È garantita la sistemazione in strutture ricettive selezionate, che offrono servizi “su misura”, come l’anticipo della colazione alle 6.
L’escursionista trova qui un’accoglienza calda e soprattutto utile alle sue esigenze, avendo per esempio a disposizione il materiale e le informazioni necessarie per affrontare le camminate in sicurezza.
Tutti gli elementi essenziali per un trekking indimenticabile sono predisposti in anticipo: guida alpina, packet lunch, transfer e trasporto bagagli. In questo modo il nostro ospite può godersi un agevole accesso alla zona o alle zone scelte.
Anche la tecnologia è al servizio del trekking: è possibile scaricare sul proprio palmare le cartine digitali.
Tanti i percorsi proposti, in modo da trovare ogni giorno quello che si desidera.
Per saperne di più www.visitfiemme.it e www.trentino.to
Collegare in un unico anello le più belle montagne delle Valli di Fiemme, Primiero-San Martino di Castrozza e della Valle di Fassa sembrava cosa impossibile in una sola camminata senza sosta. Un trekking di 200 chilometri con 16.000 metri di dislivello di salita percorso in 59 ore.
Una sfida tra amici iniziata 2 anni prima è diventata uno dei più bei trekking delle Dolomiti e delle Alpi. Un classico per i trekkers tedeschi e austriaci che cercano qualche cosa in più della semplice camminata in montagna.
Il Trekking delle Leggende soddisfa proprio tutti i palati. Le selvagge montagne del Lagorai con i suoi numerosi laghetti color turchese, lasciato il posto alla maestosità delle Pale di San Martino per poi vivere nel cuore delle Dolomiti di Fassa e nella sua regina La Marmolada. Il trekking si conclude nelle colorate praterie del Passo di Lavazè e degli Occlini sino al Passo San Lugano.
I cinque protagonisti sono DELLASEGA Pino ex atleta dell’orienteering e maestro di sci, MORANDINI Sergio istruttore nazionale di fondo, DELLAGIACOMA Attilio allenatore di fondo del Comitato trentino, MARCH Giuseppe appassionato fondista e DELLANTONIO Marcello sci alpinista. Il percorso, a guardarlo sulla cartina fa girare la testa, a farlo sul terreno fa tagliare le gambe. Una nuova sfida tra amici che non ha precedenti sia come lunghezza, dislivelli e ore di cammino. Il percorso tutto in quota è lungo circa 200 chilometri con un dislivello di 16.000 metri e il tempo di percorrenza 59 ore. La partenza ha avuto luogo alle ore 06,00 di domenica 22 agosto 2004 e l’arrivo alle 17.00 di martedi 24 agosto. Partenza dal Passo del Manghen e si conclude dall’altra parte della valle al Passo di San Lugano; pochi chilometri in linea d’aria ma per arrivarci sarà percorsa prima la catena del Lagorai per raggiungere il Passo Rolle alla Baita Segantini e raggiungere il passo Valles attraversando la val Venegia. Si arriva al Passo S.Pellegrino passando per il Col Margherita, Passo Cirelle, rifugio Contrin e salita alla forcella della Marmolada salendo la via ferrata e la successiva discesa per il ghiacciaio fino al Lago di Fedaia. Si prende il vial del Pan fino al Pordoi, si prosegue al Passo Sella, Col Rodella, Passo Tires, Molignon, Rifugio Principe, si percorre la valle del Vajolet, Rifugio Vael per scendere al Passo Costalunga e risalire -nell’anfiteatro del Latemar passando per il rifugio Rigatti e la Forcella Campanili e infine l’ultimo strappo fino al Rifugio Torre di Pisa, il giro prosegue a Pampeago, Passo Lavazè e Passo degli Occlini per poi raggiungere la meta finale il Passo San Lugano. Sono stati toccaati in tutto 30 rifugi. L’impresa è stata preparata con tanti allenamenti in montagna sia di giorno che di notte e in tutte le condizioni climatiche, consapevoli comunque che sarebbe bastato un inconveniente fisico o il perdurare del brutto tempo per mandare a monte il tutto, la cosa più difficile comunque era quella di allenare la testa a pensare di rimanere in giro per tante ore senza dormire.
Il tutto naturalmente con la minima assistenza sul percorso con la sola concessione di consumare un fugace pasto caldo in qualche rifugio. I tratti notturni saranno percorsi con l’ausilio della lampade frontali e i tempi di percorrenza sono stati calcolati con una tabella di marcia che dia la possibilità di percorrere i due tratti più difficili e vale a dire la Marmolada e la parte finale del Lagorai con la luce naturale.
La traversata è stata effettuata con la collaborazione delle Ditta Bittante di Coste di Maser (TV) che ha fornito le scarpe Kay Land e con l’occassione se ne è testata la resistenza, la Ditta Ande che ha fornito gli zaini superleggeri, il Calzaturificio Zanoner di Moena che ha collaborato e ne è il rivenditore in zona, l’Itas Assicurazioni di Predazzo e la ditta Arredamenti Defrancesco di Predazzo. Il Gruppo di camminatori si farà da testimonial dell’associazione umanitaria per i bambini ammalati Bambi con sede in Val di Fiemme
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