Centinaia di lanterne liberate nell'aria insieme ad altrettanti auspici per il 2013 ormai alle porte.…
Avvertita in questo momento a Predazzo una nuova scossa di terremoto (ore 15.54).
Poco prima delle 16:30 odierne le agenzie di stampa hanno dato la notizia di una nuova scossa di terremoto nel nord Italia. I cittadini di Milano, Bologna, Genova e Firenze hanno sentito la terra tremare. Ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha però rilevato l’epicentro nel comune di Corniglio, la magnitudo è di 5.4 e la profondità di 60 km.
Corniglio è un piccolissimo paesino di 2.000 abitanti, sito nella zona sud della provincia di Parma, posto su un promontorio dei pressi delle valli dei torrenti Bratica e Parma. Dista da Parma 52 km. La protezione civile sta ancora rilevando danni a cose o persone, le centinaia di telefonate arrivate ai vigili del fuoco erano perlopiù di persone spaventate.
L’epicentro è ancora una volta nei pressi di Parma: in Emilia diverse cittadine hanno visto gli abitanti scendere in strada poco dopo le 15:45. A Bologna e a Firenze diverse palazzine hanno tremato, probabile che, come nel caso del terremoto dell’altro giorno, alcuni edifici siano stati danneggiati o abbiano fatto cadere pezzi di costruzioni sulla strada.
Il Tgcom parla di una forte paura nelle città di Genova e Sanremo, dove il terremoto pare si sia sentito molto bene. Il Messaggero invece parla di testimonianze di persone anche di Torino, Udine e Trieste che hanno sentito la scossa di terremoto vicino Parma. Sicuramente, l’ampio raggio all’interno del quale le persone hanno sentito il terremoto, è dovuto alla grande profondità del medesimo (60 km). Domani probabilmente le scuole resteranno chiuse in Emilia e Liguria.
Siamo in presenza di uno sciame sismico nell’appennino emiliano, “ed e’ possibile che ci siano altre scosse dopo quella di oggi, anche piu’ forti“. Lo ha detto all’AGI il sismologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Salvatore Barba, commentando la scossa di magnitudo 5.4 richter delle 15:54 nell’appennino parmense. “E’ stato un terremoto particolarmente profondo – spiega il sismologo – molto piu’ della media della zona che e’ di 25-30 chilometri (questo e’ localizzato a oltre 60 chilometri di profondita’, ndr), e questo ha sicuramente attutito l’effetto. Ricordiamo che all’Aquila la profondita’ fu di appena 7 chilometri. La magnitudo e’ elevata, ma in questa zona sono possibili magnitudo anche piu’ forti, fino a 6 gradi richter. E vista la frequenza elevata con cui registriamo scosse nella zona – ribadisce il sismologo dell’Ingv – e’ possibile che ce ne siano altre“.
Subito dopo la scossa sismica di magnitudo 5,4 richter nell’appennino emiliano (ore 15:54), l’Etna ha iniziato a fumare. Il tremore vulcanico non è in aumento quindi non dovrebbe esserci una nuova eruzione, inoltre la distanza tra l’appennino parmense in cui s’è verificata la scossa sismica avvertita in tutto il nord Italia e il vulcano Siciliano è tale da far pensare a una semplice coincidenza. Dopotutto, per monitorare il vulcano in tempo reale, vi consigliamo la nostra pagina con le WebCam Siciliane: click qui per vederle.
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