Alle 18.30, sotto il solito acquazzone predazzano, "quella sagoma dell'Alessandro" ha raccontato alla sua spassosissima…
Grazie al coraggio e alla buona volontà delle signore che si sono impegnate in questa non facile prova, grazie all’appoggio dell’Assessore Lucio Dellasega, grazie alla disponibilità del Comune che ci ha messo a disposizione il locale, abbiamo potuto iniziare l’avventura.
Abbiamo riannodato il filo prezioso della continuità, quel filo che, per un quarantennio, ha dato la possibilità a tante giovani di guadagnarsi il pane, aiutare le proprie famiglie, rimanere nelle loro case, ma contemporaneamente di arricchirsi culturalmente con un artigianato artistico riconosciuto sia in Trentino che a Vienna, da dove provenivano per la maggior parte le ordinazioni.
Ci siamo riappropriati di una parte della nostra storia che era quasi dimenticata. Grazie a questa iniziativa, cominciata con la mostra del luglio scorso, sono tornati i ricordi di nonne, zie, conoscenti che facevano tintinnare i fuselli nelle serate di filò. Sono usciti dei vecchi tomboli che dormivano dimenticati in qualche ripostiglio o in soffitta.
Noi non abbiamo grandi ambizioni, speriamo solo, coi nostri lavori che per il momento saranno abbastanza semplici perché stiamo imparando, di perpetuare il ricordo di ciò che le donne di Fiemme, soprattutto di Predazzo, hanno potuto fare per l’economia della valle, aiutando le famiglie a vivere con dignità ed onestà, contribuendo allo sviluppo del territorio.
Di nuovo un ringraziamento a tutti.
Antoniazzi Dolores
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