Articolo inviatoci stamattina direttamente dal Congo precisamente da Bukavu. PER UNA LETTURA DELLA REALTÀ DEL…
Siamo alla vigilia di una clamorosa rivelazione sugli Ufo? Pare proprio di sì. Da fonti ben informate, infatti, sembra che il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, avrebbe già deciso la data di una conferenza stampa mondiale per affrontare pubblicamente e forse “definitivamente” il caso Unidentified Flying Object. Ecco cosa accadrà tra meno di due mesi. il 27 novembre 2009.
di Sonia T. Cadrobi
Avevano detto che era spiato. Che gli alieni lo tenevano sotto controllo.
Avevano giurato che un “occhio” extraterrestre era alle sue spalle ad Henderson, nel Nevada, mentre lui si giocava le sue ultime carte prima del grande giorno. E che lo stesso “occhio” era alto nel cielo nell’attimo in cui giurava solennemente fedeltà agli Stati Uniti d’America e gridava “vi batteremo” in faccia al terrorismo mondiale. Avevano anche ricordato che uno strano oggetto era passato sulle teste di milioni di americani mentre Bruce “The Boss” lanciava la sua “The Promised Land” in suo onore.
Ma lui ci aveva scherzato su. Barack Hussein Obama II, agli Ufo non sembrava proprio interessato. Almeno era quello che lui aveva dato ad intendere. Almeno era quello che pensavamo tutti. E invece pare proprio che il 44° presidente Usa con gli alieni abbia deciso di giocare a carte scoperte.
La notizia circola da un po’ su internet. Ed è stata ripresa anche da un blog del Corriere.it che in qualche modo ha finito per darle forza e un minimo di credibilità.
Ufo-files
Il punto di partenza è un’indiscrezione. Il canale dove ha cominciato a correre veloce la “soffiata” è quello dell’ultimo convegno di Esopolitica che si è tenuto a Barcellona alla fine di luglio scorso.
Il 27 novembre prossimo Barack Obama dovrebbe aprire una finestra sugli Ufo-Files americani. Dovrebbe parlare senza più ipocrisie della presenza extraterrestre sulla terra, dovrebbe svelare i retroscena di una serie di episodi clamorosi che vanno dal caso Roswell allo scontro aereo sui cieli di Los Angeles consumatosi nel febbraio del 1942. Ma soprattutto dovrebbe ammettere, davanti a tutto il mondo, che gli Stati Uniti avrebbe avuto un contatto pacifico con almeno sei razze aliene!
Che dire? Se fosse vero ci sarebbe da chiudersi in casa e aspettare il giorno di san Virgilio e San Massimo, il 331° giorno del calendario Gregoriano, il giorno in cui Alfred Nobel si inventò quello stravagante premio, e in cui nacque il boss Vito Genevose e morì Alexandre Dumas. Insomma il 27 novembre. Solo per vedere l’effetto che fa.
Ma mancano un po’ di settimane a quella data e non ci resta che avanzare ipotesi.
La curiosità è tanta, e le notizie che in questi giorni si rincorrono sui media sembrano rendere quanto mai opportuna la scelta del “president”.
Il 2009 è l’anno degli Ufo. 275 giorni sono trascorsi all’insegna degli avvistamenti, delle segnalazioni, delle foto e dei video incredibili. Mai come in questi primi dieci mesi la presenza “aliena” era sembrata più palpabile, evidente, concreta.
Le notizie si rincorrono dal Giappone al Messico, dalla Spagna agli Usa e l’Italia sembra essere uno dei territori più battuti del pianeta.
Il portavoce del Governo nippponico, Nobutaka Machimura, ha detto senza imbarazzi di credere “definitivamente” all’esistenza degli UFO. Il Vaticano ha dichiarato che la fede cristiana non è in conflitto con il credere agli extraterrestri. Molti astronauti hanno affermato di fronte alla stampa, il contatto con gli extraterrestri è già avvenuto. Nick Pope, importante personalità che ha studiato gli UFO per conto della Gran Bretagna, ha dichiarato che ormai da tempo il suo governo ha dato ordine ai piloti militari di abbattere gli UFO laddove ce ne fosse bisogno. Laddove si dovesse verificare un “contatto”.
“Siamo alla vigilia – si sente dire al convegno di Barcellona – della scoperta che non siamo soli nell’ Universo e che non lo siamo mai stati”. E allora solo l’intervento di una voce autoritaria e “conclusiva” può finalmente fare chiarezza.
L’attesa è grande e le domande sono tutte rivolte a quegli episodi che per troppo tempo sono rimasti senza risposte serie e definitive. Il “contatto” che si consumò in California, a due mesi dall’attacco giapponese a Pearl Harbor, è sicuramente uno dei “fatti” più importanti. Controverso, affascinante, “al punto – scrive Flavio Vanetti sul Corriere.it – che tanti ritengono di dover riclassificare in base ad esso l’inizio della caccia alla verità sugli Ufo”. Era febbraio. Una settantina di anni fa. Un oggetto non identificato, molto luminoso, fu preso di mira dalla contraerea americana. Venne fotografato e finì sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. “L’esercito afferma che l’allarme è reale”, titolò il Los Angeles Times. Era il 26 febbraio 1942. Non se ne seppe più nulla.
Che dite? Aspettiamo il 27 novembre? Ma quante storie per far notizia…
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