Il marchio NO SLOT ideato da Marino Pederiva ed elaborato e lanciato in rete da…
Il Circolo ACLI di Cavalese organizza:
“QUANDO IL GIOCO NON È PIÙ UN GIOCO”
serata informativa su gioco d’azzardo e nuove dipendenze
MERCOLEDÌ 11 GENNAIO 2012 ALLE ORE 20.30
PRESSO LA SALA DELLA BIBLIOTECA
in Via Marconi 1, a Cavalese
Il gioco d’azzardo continua la sua folle corsa al rialzo. Nel solo mese di ottobre in Trentino Alto Adige si sono spesi 119 milioni di euro, ossia circa sessanta solo in Trentino. Per dirla in termini facilmente comprensibili e immaginabili, due milioni di euro al giorno. I dati sono stati diffusi dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e riguardano la raccolta da gioco sull’intero territorio nazionale nel mese di ottobre 2011. Considerando l’attuale crisi economica e finanziaria a livello planeterio, i dati sono letteralmente agghiaccianti. Se le cifre citate fossero infatti spese altrimenti, ossia investite in attività produttive o in programmi di sviluppo di qualsivoglia genere, la benzina per far muovere il sistema Italia sarebbe enormemente maggiore dell’attuale.
A livello nazionale, nel solo mese di ottobre si sono spesi 7.147 milioni di euro. Ossia, quasi 7,15 miliardi. In trentun giorni. Da gennaio a ottobre, il totalone sale così a 62 miliardi di euro. I dati elaborati dall’Aams vengono forniti anche a livello disaggregato, purtroppo non per province ma solo per regioni. Sappiamo però che la spesa, fra Alto Adige e Trentino, è alquanto simile, perché storicamente simile è la propensione al gioco. A livello regionale, la spesa per il gioco d’azzardo nel mese di ottobre assomma a ben 119 milioni di euro, ovverosia quasi 60 per il Trentino.
La parte del leone spetta alla cosiddette macchinette: slot machine e ancora di più le videolottery, che in via teorica permettono vincite assai superiori alle classiche macchinette. Nel solo mese di ottobre gli altoatesini hanno gettato al vento per questo capitolo di spesa oltre un milione di euro al giorno. In tolale si tratta di 38,55 milioni di euro. Per il Bingo la somma spesa sfiora il milione di euro. Le scommesse sportive stanno a 600 mila euro. La scommesse sportive, tipo sulle partite del campionato di calcio e delle coppe europee, assommano a 2,1 milioni di euro. Forte vanno i Gratta&Vinci e dintorni, che raccolgono 5,75 milioni. Il web, ma solo quello controllato dallo Stato, ossia una piccola parte del reale, la spesa è pari a 7,95 milioni. Rimangono il Lotto (2,6 milioni) e le scommesse non sportive (1,15 milioni di euro). Il Trentino
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