"Quando i mayi-mayi attaccarono il mio villaggio, scappammo tutti via. Durante la fuga, i soldati…
Il 20 novembre 1989 è una data di grande importanza per i bambini di tutto il mondo: quel giorno l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha approvato, dopo vari anni di lavoro, la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.
In realtà una carta dei diritti dei bambini non è cosa nuova: nel 1924 la Società delle Nazioni aveva diramato una «Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo»; poi, nel 1942 usciva a Londra una «Carta dell’Infanzia»; nel dopoguerra, l’Unione internazionale per la protezione dell’infanzia pubblicava una sua «Dichiarazione dei diritti» (1948) e, infine, l’ONU promulgava il 20 novembre 1959 la «Dichiarazione dei diritti del fanciullo», articolata in dieci «principi», la quale ha costituito l’immediato precedente dell’attuale Convenzione, non a caso approvata esattamente trent’anni dopo.
Approvata dall’ONU il 20 Novembre 1959
Ad ogni bambino va garantito:
art.1 – Il diritto all’eguaglianza senza distinzione o discriminazione di
razza, religione, origine o sesso;
art.2 – Il diritto ai mezzi che consentono lo sviluppo in modo sano e
normale sul piano fisico,
intellettuale, morale, spirituale e sociale
art.3 – Il diritto ad un nome e ad una nazionalità;
art.4 – Il diritto ad una alimentazione sana, alloggio e cure mediche;
art.5 – Il diritto a cure speciali in caso di invalidità:
art.6 – Il diritto ad amore, comprensione e protezione;
art.7 – Il diritto all’istruzione gratuita, attività ricreative e
divertimento;
art.8 – Il diritto a soccorso immediato in caso di catastrofi;
art.9 – Il diritto alla protezione contro qualsiasi forma di negligenza,
crudeltà e sfruttamento;
art.10 – Il diritto alla protezione contro qualsiasi tipo di discriminazione
ed il diritto ad un’istruzione in uno spirito d’amicizia fra i popoli, di
pace e di fratellanza
Tutte cose ovvie.. ma resta il fatto che:
Certamente questi numeri non possono lasciarci indifferenti. Crescere significa anche riconoscere che possiamo fare qualcosa per migliorare le condizioni degli altri. Abbiamo mai pensato a quello che possiamo fare? Mai sentito parlare di adozione a distanza, di volontariato, di Commercio equo e solidale, di Banco Alimentare?
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