VALLE DI FIEMME - Molte conferme e qualche novità, anche rilevante, in vista delle elezioni…
CASTELLO DI FIEMME – Un malore improvviso e Marco Degasperi, 42 anni, carabiniere in servizio a Trodena, ma residente con la famiglia in frazione Predaia a Castello, si è accasciato ai piedi della Cima Inferno in val Cadino. Erano le 9.40 di sabato mattina, quando l’amico che era con lui ha dato l’allarme al 118. Inutili i soccorsi giunti con l’elicottero: il medico non ha potuto che constatare il decesso dell’uomo. Con l’aiuto degli uomini del soccorso alpino di Tesero, la salma è stata successivamente recuperata ed elitrasportata alla cappella mortuaria di Cavalese. Marco Degasperi, appassionato cacciatore, aveva approfittato del sabato libero, per una battuta al camoscio insieme ad un amico: i due avevano abbattuto un esemplare e stavano andando a recuperarlo, quando il compagno si è accorto di essere rimasto solo. È così tornato sui suoi passi per cercare l’amico: Marco Degasperi era a terra, forse respirava ancora, ma il suo cuore ben presto ha cessato di battere. Anche l’amico sotto shock è stato soccorso e accompagnato a valle, mentre la notizia della morte di Degasperi lasciava impietrito l’intero paese. Marco Degasperi, originario di Tesero, era persona conosciuta e stimata da tutti, assieme alla moglie Cinzia Bonelli di Castello. Una famiglia già duramente colpita: nell’aprile dello scorso anno, dopo una lunga battaglia contro la leucemia, era scomparso il figlio David, appena diciannovenne, portiere del Castelmolina. La passione per il calcio lo univa al fratello Cristian, difensore dell’AC Fiemme. E papà Marco era accompagnatore della prima squadra.
L’Adige
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