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Una direttiva dell’Unione Europea prevede la sostituzione dei nomi dei carburanti sulle pompe dei distributori. Da oggi niente più “verde” o “gasolio” ma le sigle E, B, Cgn (tonde o quadrate, di diverso di colore) e sigle (formate da lettere e numeri).
Lo scopo della direttiva EN 16942 (che ottempera all’art. 7 della Direttiva DAFI 2014/94/UE sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi) non è quello di complicare la sosta alla stazione di servizio (anche se l’effetto-incertezza non mancherà, almeno all’inizio), ma, al contrario, di agevolarla, uniformando la comunicazione a livello europeo. In modo che gli automobilisti in viaggio in altri Paesi UE, dei quali magari non conoscono la lingua, non abbiano dubbi sul rifornimento da fare.
La norma che definisci i nuovi standard varrà in tutti e 28 gli Stati membri dell’Ue, nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norvegia) e anche in Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia. L’Inghilterra, dopo la Brexit, deciderà autonomamente se conformarsi allo standard o meno.
Saranno interessate le stazioni di servizio, che dovranno apporre le etichette sui distributori e sulle pistole di erogazione, e i costruttori, che dovranno indicare l’etichetta giusta sul manuale d’uso e manutenzione e sui tappi dei carburanti dei veicoli immessi sul mercato per la prima volta o immatricolati dal 12 ottobre. Tra questi sono compresi: ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli; autovetture; veicoli commerciali leggeri; veicoli commerciali pesanti; autobus. Nessun obbligo invece è previsto per i mezzi già in circolazione.
Per tutti i tipi di benzina l’etichetta sarà di forma circolare e conterrà la lettera E e un numero progressivo che indicherà la percentuale dei componenti: ad esempio E5 per alcol etanolo pari al 5%; E10 per il 10% e così via. L’etichetta del Diesel invece sarà quadrata e conterrà la lettera B (che indica i componenti di biodiesel). Sarà quindi B7 per un gasolio con biodiesel al 7%, B10 al 10% e B100 che indica invece il puro biodiesel.
La sigla XTL indicherà il gasolio sintetico non derivato dalla raffinazione del greggio.Per i combustibili gassosi il bollino sarà a forma di rombo, mentre le sigle incluse saranno H2 per l’idrogeno, CNG per il gas naturale compresso (metano per auto), LNG per il gas naturale liquefatto (metano liquido) e LPG per il gas di petrolio liquefatto. Sono ancora in via di definizione invece l’etichetta e la sigla per i veicoli elettrici e ibridi plug-in.
Quale benzina scegliere fra la E5, la E10 e la E85 (stesso discorso per il gasolio «giusto»), se l’auto non è nuova e, dunque, non ha indicazioni né sul tappo del serbatoio né sul libretto di uso e manutenzione? Chiedetelo al gestore della stazione di servizio.
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