L’anno scolastico dell’Istituto Comprensivo Predazzo – Tesero – Ziano si è aperto con una grande novità: l’attivazione della settimana corta per le scuole elementari.
Il nuovo orario settimanale vede le lezioni suddivise su cinque giorni (non più su sei), con due rientri pomeridiani, il martedì e il giovedì. Questo cambiamento ha comportato la necessità di introdurre la possibilità per gli alunni di usufruire della mensa. Nei mesi estivi Comuni e Comunità di Valle, ognuno col proprio ruolo, hanno quindi lavorato per rendere possibile l’attivazione del servizio. Nello specifico, i Comuni hanno adattato i locali alle nuove esigenze: Predazzo ha ricavato la mensa nel seminterrato delle scuole (capienza massima di 97 posti), Ziano ha utilizzato la vecchia palestra delle elementari (42 posti) e Tesero ha scelto di riadattare la sala polifunzionale delle medie (143 posti).
La Comunità Territoriale della Val di Fiemme ha provveduto ad acquistare gli arredi (tavoli, sedie, ecc.) e le attrezzature (lavastoviglie con cappa aspirante, lavello, tavoli di lavoro in acciaio, armadi porta stoviglie, carrelli di servizio, stoviglie, ecc.), per un costo complessivo, ad oggi, di circa 52.000 euro.
È la stessa Comunità di Valle che eroga il servizio. L’appalto è stato vinto dalla ditta Risto3, che provvede a preparare i pasti nella mensa di Cavalese (che già serviva le altre scuole di Fiemme e cucina i pasti per i vari servizi sociali e per i dipendenti degli enti convenzionati) per poi trasportarli nelle tre nuove sedi, dove è presente il personale che confeziona e serve i piatti. A fine servizio, il lavaggio delle stoviglie è gestito in loco.
Con l’aumento dei pasti preparati (con picchi di 600 coperti alla volta), si è reso necessario aumentare la capacità produttiva della mensa di Cavalese. Nell’attesa di ristrutturare i locali, nel 2019, si è provveduto in via d’urgenza a un primo potenziamento dell’impianto elettrico, con un costo di circa 10.000 euro, e a noleggiare delle attrezzature per la cucina più potenti.
“La gestione del servizio mensa a livello valligiano si deve necessariamente confrontare con il fatto che i rientri pomeridiani si svolgono negli stessi giorni in tutte le scuole di Fiemme. Da assessore all’Istruzione, e ancora prima come insegnante, conosco e comprendo le difficoltà organizzative che complicano una gestione alternativa dell’orario scolastico, che deve tener conto delle esigenze didattiche e collegiali e si deve confrontare anche con l’organizzazione delle attività esterne alla scuola. È però inevitabile che questo carico di lavoro sulle giornate di martedì e giovedì complichi la gestione del servizio, tenendo conto anche del fatto che sono sempre di più le richieste di pasti personalizzati per intolleranze e allergie. Se fosse possibile una maggior flessibilità, così da poter differenziare i giorni del rientro scolastico nelle diverse sedi, il servizio ne trarrebbe sicuro giovamento”, sottolinea Michele Malfer. L’assessore ribadisce poi l’importanza dell’attivazione della mensa: “Comuni e Comunità hanno collaborato per proporre alle famiglie della valle un servizio che va incontro alle esigenze scolastiche, ma anche a quelle di conciliazione famigliare”.
La Comunità di Valle sostiene un costo di 6,51 euro (IVA compresa) a pasto. Le famiglie intervengono con una quota di compartecipazione che varia, in base all’ICEF, da un minimo di 3 a un massimo 5 euro. Anche per l’Istituto comprensivo di Predazzo-Ziano-Tesero, come già per le altre mense valligiane, è stato attivato il buono pasto elettronico, che consente alle famiglie di monitorare online l’utilizzo dei buoni pasto, la loro ricarica e il totale della spesa. – Monica Gabrielli
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