250 sciatori vintage erano presenti al via con sci e abbigliamento d’epoca alla Marcialonga Story…
Stamattina al via anche i campioni olimpici Nikita Krjukov e Marco Albarello
Se la Marcialonga di Fiemme e Fassa di domani sarà una delle più “olimpiche” di sempre, con una sfilata unica di campioni olimpici tra i quali Zorzi, Bettini, Chechi e Antonio Rossi, la Marcialonga Story odierna non ha voluto essere da meno presentando al via nientemeno che il fuoriclasse Nikita Krjukov, tre ori mondiali e uno olimpico, il quale parteciperà anche alla 46.a edizione della ski-marathon.
Il fondista russo non ha voluto perdersi la passeggiata storica di 11 km da Lago di Tesero a Predazzo con sci e abbigliamento d’epoca, consigliato da un amico sulla bellezza della manifestazione collaterale di Marcialonga: “Una bella scusa per saggiare il manto innevato della Marcialonga prima della partenza ufficiale, gli sci me li ha dati il comitato organizzatore, mentre l’abbigliamento vintage mi è stato prestato da un amico, ora sono a tutti gli effetti un retro-athlete. Mi sono allenato bene e vedremo come andrà la Marcialonga, dove di certo il ritmo sarà maggiore”.
La “Story” non è competitiva, vuole essere un inno al vintage e un ricordo dello sci di fondo del passato, ma Krjukov senza far troppa fatica è riuscito a portarsi a casa la settima edizione. Ai nastri di partenza anche un altro campione olimpico, questa volta azzurro, Marco Albarello: “Mi tocca rispolverare il vecchio motto decoubertiano: “L’importante è partecipare! Davvero una manifestazione unica e il perfetto contorno alla Marcialonga tradizionale. Domani sarò al commento tecnico della gara in diretta”.
“Non sapevo di avere un campione olimpico davanti! Ci divertiamo… Ringrazio gli sci della famiglia Boninsegna”, afferma Ivan Debertolis, terzo classificato. Più avvincente la Marcialonga Story femminile, con Nicoletta Nones – coordinatrice del Gruppo Sportivo Castello che realizza lo Skiri Trophy per bambini da poco disputatosi a Lago di Tesero, a ‘lasciare’ il marito con il quale doveva fare la gara: “Non avrei dovuto aspettarlo!” per tentare di andare a riprendere la vincitrice Sofia Zorzi, un nome importante in queste zone: “Nessun grado di parentela con Cristian… è la terza partecipazione per me, ma non sono allenata per gareggiare anche domani”.
Ogni anno il tracciato della Marcialonga Story viene tabellato con una targa che ad ogni chilometro ricorda un partner o un personaggio importante. Quest’anno il km 2 è dedicato alla Polizia di Stato e il presidente Angelo Corradini ha consegnato loro la targa: “Questa collaborazione è sempre esistita, dalla nascita dalla Marcialonga”.
Alla partenza dal Centro del Fondo di Lago di Tesero appassionati di ogni tipo, genere e nazionalità, come Mario Piva, classe 1928 e master Worldloppet, o atleti di appena sedici anni (età limite per partecipare) e concorrenti provenienti da Estonia, Russia e da molte parti del mondo.
Gli sci dovevano essere antecedenti il 1976, con attacchi da 75mm di larghezza. Le scarpe e i bastoncini adeguati agli sci, così come l’abbigliamento, obbligatoriamente da sci da fondo corrispondente al periodo storico.
Per chi non aveva – come nel caso di Krjukov – l’attrezzatura idonea, il comitato organizzatore ha messo a disposizione attrezzatura e equipaggiamento a noleggio, grazie anche alla collaborazione di Giuliano Boninsegna, la cui collezione personale di sci Nynsen, prodotti fra gli anni ’70 e ’80 proprio da lui e dai fratelli a Imer, nella valle di Primiero, è stata anche esposta per i curiosi oltre ad essere concessa per il noleggio.
Un’edizione da “tutto esaurito” vinta da un campione olimpico, questa Marcialonga Story meglio di così non poteva andare.
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