Questa sera giovedì 4 luglio alle ore 21.00 nell’Aula Magna del Municipio di Predazzo e…
Predazzo e Ziano guardano al futuro insieme: con il Piano di concetto turistico 2025, presentato nei giorni scorsi nei due paesi, le due amministrazioni comunali guardano a quello che sarà il turismo di domani condividendo approcci e obiettivi. La filosofia che ha guidato questo primo anno di lavoro è chiara: non sviluppare il territorio per il turismo, ma sviluppare il turismo per il territorio, partendo da ciò che fa star bene chi il paese lo vive tutti i giorni. Nessun libro dei sogni, ci tengono a sottolineare i due sindaci Maria Bosin e Fabio Vanzetta, ma piccole cose concrete e realizzabili.
Sotto la guida di Kohl & Partner (azienda internazionale di consulenza specializzata nel settore turistico), dopo una prima analisi territoriale, sono stati formati due gruppi di lavoro (uno per paese), rappresentanti idealmente la popolazione e le sue categorie. Pensando al turismo come un fenomeno trasversale, si è voluto coinvolgere tutti gli ambiti, non solamente quelli direttamente interessati, cercando di costruire un nuovo atteggiamento nei confronti di questo settore, che rappresenta un’importante fonte economica per i paesi, con un fatturato annuo stimato di oltre 77 milioni di euro totali nei due Comuni.
In questi mesi, i gruppi di lavoro si sono impegnati a valutare la situazione attuale attraverso i punti di forza e debolezza, le opportunità e i rischi del territorio, per definire le competenze chiave di Ziano e Predazzo, ossia le radici dalle quali sviluppare delle progettualità sostenibili a lungo termine. Con questo spirito sono state definite alcune aree progettuali specifiche per ogni paese, sostenute da altre iniziative condivise dai due Comuni.
Dai quattro ambiti analizzati (contesto turistico, strutture ricettive, strutture per lo sport e il tempo libero, organizzazione turistica) emergono come punti di forza comuni la cura del territorio e la conformazione fisica vantaggiosa che lo rende accessibile a tutti, un’accoglienza particolarmente cordiale e la qualità dei servizi, la cultura diffusa del volontariato e dello sport, i grandi eventi. Tra i punti di debolezza troviamo la poca sinergia tra gli attori locali, la scarsa imprenditorialità, stagioni corte (si pensi che nei mesi di luglio e agosto si registra più del 50% dei pernottamenti totali), la non consapevolezza dei propri punti di forza e del loro effettivo valore.
Partendo da queste valutazioni sono state identificate le competenze chiave e sono stati elaborati alcuni obiettivi. Per quanto riguarda Predazzo si ritiene che vada sviluppato il concetto di capitale geologica delle Dolomiti, valorizzando meglio il Patrimonio Dolomiti Unesco. Si punta, inoltre, a un prolungamento della stagione turistica (per esempio, estendendo il periodo d’apertura degli impianti di risalita, aumentando le attività invernali alternative allo sci, collaborando con il Pastificio Felicetti per dare notorietà a Predazzo).
Per quanto riguarda Ziano, si ritiene che i progetti vadano costruiti partendo dalla valorizzazione del territorio “puro” e molto vivibile (in particolare Sadole, area dalle grandi potenzialità) e dalla cultura dello sport (incentivando la collaborazione con La Sportiva e con i grandi atleti del paese, che potrebbero diventare “ambasciatori del Comune dello sport”). Si pensa di sviluppare anche delle opportunità turistiche destinate ai diversamente abili, organizzando, per esempio, grandi eventi sportivi.
Alcuni ambiti progettuali saranno coordinati a livello sovracomunale. Insieme si punterà a sensibilizzare e formare operatori e cittadini sulla conoscenza del territorio, così da poterlo promuovere meglio. Partendo dai bambini, si dovrà puntare a una maggior consapevolezza di ciò che i nostri paesi offrono, anche ai residenti. Si cercheranno di motivare gli operatori turistici, anche con formazioni specifiche per aumentare la professionalità e aprire la mente a visioni innovative. Uno degli obiettivi comuni è quello di far conoscere Predazzo e Ziano come paesi eccellenti dove praticare lo sport. Lo sguardo è inevitabilmente rivolto anche alle Olimpiadi 2026.
Il percorso del Piano di concetto turistico non è terminato: le due presentazioni alla popolazione non sono un punto di arrivo, quanto piuttosto un punto di partenza. Le due comunità sono ora chiamate a trasformare le parole e gli obiettivi fissati dal gruppo di lavoro (al quale va il sentito ringraziamento dei sindaci) in progetti concreti.
Il progetto è aperto e la speranza delle due amministrazioni è quella che anche gli altri comuni della Val di Fiemme con il tempo possano farne parte , nella convinzione che insieme si può fare di più e meglio. Monica Gabrielli
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