Il giorno 9 novembre 2008 sono stati convocati i comizi elettorali per l'elezione del…
PREDAZZO. Con un gioco di parole che unisce la collocazione politica e l’obiettivo di mettere al centro dell’attenzione il paese di Predazzo, il gruppo “Predazzo al centro” ha presentato i propri obiettivi in vista delle elezioni comunali del 2010. Nella sala delle Acli, Fabio Pizzi, Stefano Savin, Giuseppe Gabrielli (Batela) e Lucio Dellasega, hanno illustrato le ragioni di una scelta partita da lontano «per saggiare in tempo il polso della borgata». Tre le direttrici su cui si è mosso il gruppo che dovrebbe coinvolgere una trentina di persone di cui 10 presenti in sala, tra cui il sindaco Silvano Longo ed il presidente del consiglio Andrea Giacomelli. Innanzitutto il confronto con i cittadini e le categorie economiche, con una predilezione per i giovani; poi il confronto con le altre forze già in campo come il PD, che sta lavorando per una lista civica, e le due liste che accanto al “Dialogo” del sindaco Longo hanno governato il paese negli ultimi 5 anni e che fanno riferimento al vicesindaco Franco Dellagiacoma e ad Ottavio Bosin. E infine il confronto interno per programmi condivisi. Pizzi ha insistito su alcune questioni a suo avviso trascurate dall’amministrazione uscente: la cultura, il sociale e l’ambiente. Fare cultura significa anche fare delle scelte in campo ambientale turistico ed urbanistico. Abbattere le barriere architettoniche, studiare percorsi pedonali casa-scuola, incentivare il turismo estivo, recuperare gli elementi storico-culturali sono alcune delle proposte. Nel sociale si chiede attenzione alle famiglie, recapiti sanitari in paese, attenzione alle giovani coppie, incentivazione delle Tagesmutter, la creazione di un centro d’aggregazione giovanile, una partecipazione più attenta al Piano Giovani di Zona. Savin ha voluto invece smentire le voci che davano per scontata la candidatura a sindaco di Silvano Longo. «E’ un cittadino come altri che partecipa al gruppo – ha sottolineato – lui stesso ha precisato che sarà candidato solo se ci saranno le condizioni». Il giudizio sulla passata amministrazione è a luci ed ombre. Viene riconosciuto l’attivismo dell’assessore ai lavori pubblici, «ma fare non vuol dire sempre fare bene», mentre per gli altri settori i pareri sono più critici. Quanto alle alleanze la lista guarda dal centro in ogni direzione, ma con una maggiore attenzione alla sinistra. «Col PD ci siamo trovati d’accordo su alcuni temi fondamentali» ha spiegato Pizzi che non esclude altre ipotesi: mettere in campo due liste puntando ad alleanze forti già al primo turno. (f.m.)
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